
L’insieme di edifici o di complessi monumentali riconosciuti di notevole interesse storico, l’organizzazione di attività culturali quali mostre, convegni, rassegne, manifestazioni tradizionali svolte con il patrocinio della Regione o degli altri enti locali, la presenza di servizi quali biblioteche, archivi di Stato, raccolte di documenti relativi a materie storiche, artistiche e archeologiche. Tutti questi requisiti posseduti hanno consentito alla Città di Alessano di essere inserita dalla Regione nell’elenco delle città d’arte pugliesi.
A renderlo noto l’Amministrazione Comunale che ha informato i cittadini del fatto che con atto dirigenziale n. 24 del 04.02.2020 del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, la Regione Puglia ha riconosciuto ad Alessano la qualifica di “Città d’Arte” e ne ha disposto l’iscrizione tra i “Comuni ad economia prevalentemente turistica”.
«È un risultato importante – ha detto il sindaco Francesca Torsello – raggiunto grazie ad un intenso lavoro di implementazione dell’offerta e dei servizi culturali svolto dal Comune e dalla cittadinanza attiva insieme agli stakeholders che lavorano con noi. Un tassello coerente con la visione di Città dell’Accoglienza, un passo in avanti utile ad intercettare risorse per la riqualificazione dei luoghi, ad aumentare gli investimenti in Cultura e Turismo, a rendere più bella e accogliente la Città nel suo complesso. Intervenire in questi settori richiede passione e lungimiranza, noi ci sforzeremo di lavorare sempre di più perché Alessano continui a guardare in questa direzione, quella della vocazione alla cultura e alla valorizzazione dell’identità».
Esprime soddisfazione anche il consigliere delegato all’Accoglienza e al Turismo Giuseppe Rizzo: «La presenza di Alessano tra le Città d’Arte pugliesi e tra i Comuni ad economia prevalentemente turistica proietta la nostra comunità verso nuovi e più alti traguardi. Ora saremo ancor di più nelle condizioni di attrarre finanziamenti e migliorare la bellezza dei luoghi, l’accessibilità delle infrastrutture e l’efficienza dei servizi. Quello in Cultura e Turismo si conferma l’investimento più produttivo che un Comune possa mettere in campo per crescere».