Alga tossica anche nel Salento: Arpa Puglia lancia l’allarme

La Puglia è tra le regioni più colpite dalla Ostreopsis Ovata, meglio nota come alga tossica. Nel Salento sarebbero le località di Porto Badisco e Ugento tra quelle segnalate: il contagio provoca malesseri e febbre alta.

C’è anche il Salento tra le zone a rischio colpite dalla Ostreopsis Ovata, conosciuta dai più con il nome di alga tossica.
 
Come comunicato dall’Arpa, sarebbero gran parte delle coste della regione Puglia ad essere popolate da quest’alga: in particolare sono segnalati sette centri che avrebbero toccato punte di allarme ai limiti, con numeri di tre milioni di cellule di alga tossica.
  
Oltre alle località marine di Giovinazzo, Santo Spirito e il lungomare di San Giorgio nel barese, e Forcatella, Torre Canne e Apani in provincia di Brindisi, ci sarebbero anche le zone di Porto Badisco e di Ugento, dove si registra l’allarme rosso.
 
Infettarsi con l’alga è semplicissimo: basta, infatti, un tuffo tre le area infettate, o un semplice tocco con le sue foglie e il gioco è fatto: malori, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre alta e dermatiti ben visibili sulla pelle. Questi i suoi effetti.
 
Cosa fare, quindi? Evitare lunghi bagni nelle zone segnalate soprattutto dopo le mareggiate. L’Arpa, inoltre,  ha poi fatto presente ai comuni interessati come nel caso di certificata fioritura sia da evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose e come sia necessario ridurre al minimo il consumo dei ricci di mare.
 
L’origine dell’alga è lontana: proviene dai mari tropicali ma è stata importata nel Mediterraneo dove si è adattata e si è pian piano sviluppata, soprattutto sulle coste adriatiche dove a favorire la sua crescita sono i fondali rocciosi, le acque calme, calde e ben illuminate.

Le prime segnalazioni nelle acque pugliesi risalgono al 2000, con le sue tossine hanno effetti sia sugli uomini sia sugli organismi marini quali ricci, stelle di mare e molluschi.
 
Arpa Puglia ha lanciato l’allarme: il rischio è altissimo.