Anche se è sempre poco simpatico fare confronti con il passato, il film del regista italo-turco, Ferzan Ozpetek, «Allacciate le cinture» sta soffrendo un po’ di questa consuetudine di ricercare nelle pellicole precedenti la stessa bellezza, unicità, poesia che hanno fatto di «Le fate ignoranti», «Saturno Contro» o le «Mine Vaganti», capolavori del cinema italiano, seppur nel loro genere. Ma aver messo in cantiere successi che, senza dubbio, hanno reso Ozpetek, l’Ozpetek che conoscono tutti, basta a giustificare una critica? Soprattutto se gratuita e dettata più da un sentito dire che da un constatare realmente con i propri occhi?
Girovagando su internet le recensioni, seppur positive, lasciano un po’ l’amaro in bocca. Come qualcosa che convince sì, ma mai del tutto. Minimo comun denominatore è l’opinione che «Allacciate le cinture», uscito nelle sale il 6 marzo, non sia all'altezza dei “predecessori”. Amen. Nonostante la consueta delicatezza nell'affrontare argomenti difficili, infatti, qualcosa sembra non funzionare: che sia Francesco Arca o la trama, troppo smielata, troppo intrisa di sentimentalismo. Melensa, insomma.
È di queste ultime ore, inoltre, il botta e risposta in 140 caratteri tra Beppe Severgnini, del Corriere della Sera e lo stesso regista di origini turche. In un Tweet il giornalista del quotidiano di via Solferino ha espresso il suo giudizio sul film: «#AllacciateLeCinture e partite: qualunque destinazione, ma evitate il film. Coraggio. Succede anche ai migliori». Immediata la replica del cineasta «capisco non ti sia piaciuto, ma addirittura consigliare di evitarlo?». Severgnini ci mette il carico da 90, sottolineando una certa "lentezza" che ha provocato una “lite” con sua moglie, che -come replicato in un altro tweet – non ama particolarmente quando al cinema qualcuno guarda l'orologio.
Eppure, al pubblico pare sia piaciuto. È accaduto un po’ come alle canzoni di Sanremo che sono state eliminate, vedi Francesco Renga. Sono proprio quei brani che alla fine canticchiamo in strada o cerchiamo alla radio. E anche in questo caso, seppur chi ha le competenze per farlo ha espresso un giudizio negativo, sui social network i commenti positivi superano di gran lunga quelli contrari. Sono tanti infatti gli utenti che sui hanno voluto esprimere un giudizio sul film, un po’ sulla scia di quello che è accaduto nel caso de «La Grande Bellezza» che ha spinto anche chi il cinema non lo ha mai masticato ad esprimere un parere perché è così che funziona, perché è la moda che lo impone, perché fa tanto “social cool”.
Tra i commenti a favore troviamo quello di Vladimir Luxuria «#AllacciateLeCinture mi è arrivato dritto al cuore… bellissimo film, grazie.. ps: quando appare il sindaco di Lecce la Smutniak sviene..;) » o quello di Alessandra Amoroso «#allacciatelecinture #cinema #lamialecce STUPENDO TUTTO!adesso si va a nannire… Notte #bigfamily»
O ancora «L'Italia come te la fa vedere Ozpetek nei suoi film,non te la fa vedere nessun altro.Emozioni.#AllacciateLeCinture»
Insomma, vox populi……