Allarme Ebola. Caso rientrato a Palermo, ma c’è apprensione a Brindisi

Il virus contagioso che è esploso nelle ultime ore in Africa sta allarmando tutta Italia e l’Europa. A Palermo rientra il caso di un francese ricoverato: è solo tubercolosi.

Ebola. Questa parola ormai riecheggia nelle orecchie e nella bocca di tantissimi italiani, ma non solo, la paura sta contagiando tutta l’Europa e, in molti casi, un semplice ricovero per un problema di varia entità, fa subito pensare al peggio. Quello che sta succedendo in Africa spaventa tantissimo, ma il terrore vero e proprio è la possibilità e la facilità con cui questo nuovo cancro può essere contagiato e trasmesso da una persona all’altra.

Sono ore di trepidazione, per esempio, a Brindisi, dove all’Ospedale Perrino sono in corso degli accertamenti per un caso sospetto. La notizia, trapelata nella tarda serata di ieri, non trova riscontri ufficiali, anche per non creare facili (soprattutto in queste ore) allarmismi. Di certo nel nosocomio del capoluogo brindisino sono si stanno adottando tutte le precauzioni del caso, disponendo lo spostamento del paziente nella camera di isolamento della struttura.

Per il momento, come detto, si tratta solo di un sospetto, ma dato l’elevata attenzione che si sta facendo sull’argomento, sono in corso tutti gli accertamenti del caso. In generale, comunque, sull’età, sul sesso, sulla nazionalità e sulla professione del ricoverato resta il massimo riserbo. La speranza è che il caso rientri, come è già accaduto negli scorsi giorni a Roma, nelle Marche e, per ultimo, ieri a Palermo.

Un turista francese, infatti, tornato dal Togo con febbre alta e sintomi simili a quelli del pericoloso virus, è stato prontamente ricoverato nel capoluogo siciliano. Dopo l’avvio dei protocolli di emergenza previsti e l’isolamento del paziente, sono stati prelevati dei campioni di sangue per l’invio all’ospedale Spallanzani di Roma, unico centro insieme al Sacco di Milano attrezzato per affrontare i casi di Ebola in Italia. A quanto pare, però, in serata i medici del nosocomio palermitano, in stretto contatto proprio con gli esperti di Milano, hanno riferito della sintomatologia del paziente e sembrerebbe escluso il contagio da Ebola, ma ormai si propende per l’ipotesi tubercolosi.



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