Un nuovo servizio al “Vito Fazzi” di Lecce, al via l’ambulatorio della terapia antitumorale per via orale

La somministrazione della terapia antitumorale per via orale si è molto sviluppata negli ultimi anni e per questi motivi è stato attivato l’ambulatorio presso l’Unità Operativa di Oncologia.

Un nuovo servizio per l’ospedale “Vito Fazzi”. Nella giornata di giovedì 19 marzo, alla presenza dell’Arcivescovo Metropolita di Lecce, S.E. Mons. Michele Seccia, presso il Day Hospital del Polo Oncologico del nosocomio leccese verrà attivato l’ambulatorio delle terapie orali.

La somministrazione della terapia antitumorale per via orale si è molto sviluppata negli ultimi anni: accanto ai farmaci ormonali e le chemioterapie si stanno facendo sempre più prevalenti le terapie orali con farmaci a target molecolare, utilizzate per il trattamento di un numero crescente di tumori (mammella, polmone, rene, colon, prostata).

Lo sviluppo crescente di farmaci antitumorali orali rende necessario un programma di informazione e aggiornamento per oncologo, farmacista ospedaliero, medici generali, infermiere e rende indispensabile un’integrazione delle competenze delle figure professionali che agiscono a vari livelli nel percorso prescrittivo-gestionale.

L’avvento dei nuovi farmaci orali ha determinato cambiamenti nella qualità della vita dei pazienti, nelle modalità di gestione dei pazienti da parte della struttura (modalità di informazione relativi all’assunzione, alla valutazione dell’aderenza e degli effetti collaterali, alla gestione delle tossicità), nella organizzazione degli ambulatori e dei day hospital.

La somministrazione orale è percepita come un vantaggio per i pazienti che non devono più sottoporsi a trattamenti ospedalieri spesso vissuti con molta ansia.

Tuttavia l’utilizzo di queste terapie specie nell’anziano comporta alcune problematiche quali la non aderenza, le possibili interazioni farmacologiche dovute all’assunzione di farmaci per le comorbidità e i cambiamenti di età correlati nella farmacocinetica e farmacodinamica.

La corretta gestione della terapia antineoplastica orale richiede personale formato e uno spazio dedicato all’interno dell’Unità Operativa di Oncologia.

Particolare attenzione deve essere dedicata dagli operatori sanitari nell’informare il paziente in merito alla terapia da seguire, alle modalità e ai tempi di assunzione del farmaco, ai possibili effetti collaterali, alle incompatibilità farmacologiche nonché ai possibili errori della posologia.

A tal fine è stato organizzato un evento rivolto ai medici generali per informarli sui nuovi farmaci oncologici orali.

Per questi motivi, presso l’Unità Operativa di Oncologia di Lecce, è stato attivato l’ambulatorio delle terapie Orali, organizzato ogni giovedì pomeriggio con l’ausilio di un’infermiera che accoglie il paziente prima della visita medica.

L’infermiera consegna il Manuale delle Terapie orali, ideato dagli oncologi, al paziente in duplice copia per fornirne una al medico curante.

In tale manuale è rappresentato il farmaco, come si presenta, le modalità di assunzione e gli effetti collaterali.

È altresì utile, per la valutazione dell’aderenza alla terapia, la compilazione di un diario in cui annotare il numero di dosi assunte, gli orari, gli effetti collaterali.

L’infermiera, infatti, ritira il diario in cui il paziente ha annotato gli eventuali effetti collaterali e le eventuali problematiche per fornire tali informazioni al medico.

I volontari dell’Associazione onlus “La Chiave dì Argento”, pazienti anziani che hanno vissuto l’esperienza oncologica, hanno ideato un sevizio a supporto dei pazienti.

Dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 risponderanno a un numero telefonico dedicato, per aiutare gli utenti a contattare il medico per la gestione degli effetti collaterali

 



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