Anche a Lecce bandito dalle librerie il libro del figlio di Totò Riina

Anche i bookshop locali reagiscono alla sponsorizzazione del libro di Salvatore Giuseppe Riina sposando l’iniziativa lanciata dalla Libreria ‘Vicolo Stretto’ di Catania.

Non è passata inosservata neppure ai librai leccesi l’intervista che Salvatore Giuseppe Riina, figlio del noto boss di Corleone, Totò, ha rilasciato recentemente alla trasmissione di Bruno Vespa, “Porta a Porta”, per promuovere il suo libro “Riina, Family Life”, tanto che, anche i punti vendita del capoluogo salentino, si sono uniti all’iniziativa lanciata dai colleghi di una piccola libreria catanese affiggendo sulle loro vetrine un cartello con su scritto "In questa libreria non si ordina né si vende il libro di Salvatore Riina". 

Il libro “incriminato”, infatti,  è un racconto sul Totò Riina privato, visto più sotto l’ottica del padre di famiglia, la stessa intorno a cui Vespa ha inteso incentrare la puntata dedicatagli e che ha, come ovvio e prevedibile, scatenato una serie di polemiche svisceratesi dalla tv, ai giornali, ai social-network finanche ai commenti di sdegno del fratello del magistrato Paolo Borsellino, Salvatore, e della sorella di Giovanni Falcone, Maria

Non ultimo, poi, è stata lanciata, sul sito charge.org, una petizione indirizzata direttamente alla neo-presidente della Tv nazionale, Monica Maggioni, per  far chiudere "Porta a Porta".

“Solo giornalismo”, il commento perentorio del conduttore del celebre e, ormai, ventennale programma a marchio Rai ma, sta di fatto, che non sono pochi gli interrogativi e le riserve in merito all’opportunità di un reportage di siffatta maniera su uno dei più spietati e sanguinari criminali della storia recente del nostro Paese.

L’opinione pubblica, in ogni caso, sembra aver già (saggiamente) deciso.
 

Luca Nigro



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