
“Non avevamo fondi”, questa la risposta del Ministero dell’Interno in merito ad una interrogazione sul bando pubblicato, a marzo dell’anno scorso, dalla Direzione Centrale dei Servizi Civili. Il bando che si rivolgeva a giornalisti professionisti, con almeno un triennio di esperienza nella pubblica amministrazione, offriva “l’opportunità “ di essere assunti a titolo gratuito in qualità di comunicatore istituzionale sull’immigrazione.
Oltre alla pregressa esperienza nel settore, il candidato ideale, avrebbe dovuto dimostrare anche ottima conoscenza della lingua inglese ed accontentarsi, come unico compenso previsto, di vitto, alloggio e spese di viaggio, corrisposte solo nel caso che venissero opportunamente documentate.
Il fatto risale a nove mesi fa, il mese di marzo circa, quando l’annuncio sollevò un tale polverone da scatenare le proteste delle categoria; a distanza di tutto questo tempo, solo oggi, arriva una nota di risposta del Ministero all’interrogazione rivolta, a suo tempo, dal deputato Brescia del M5S, componente della VII Commissione Cultura. “Già in passato questa amministrazione – chiarisce il Ministero – aveva sperimentato la gratuità delle prestazioni per incarico identico a quello preso in esame, senza che gli organi deputati al controllo preventivo di legittimità avessero avuto nulla da eccepire”; in sintesi, il Ministero fa sapere che la prassi è già ampiamente in uso e che sembra essere discutibile tutto il rumore da essa provocato.
Inoltre, dal Ministero informa che le adesioni per l’annuncio incriminato sarebbero state addirittura 25, giustificando con ciò la validità dell’offerta . Non la pensa a questo modo il deputato grillino Brescia che si dichiara sconcertato: “Ridiamo per non piangere – afferma – il fatto che dal Ministero dell’Interno intendano provare la buona riuscita dell’iniziativa specificando che ad un bando nazionale hanno risposto ben 25 giornalisti, la dice lunga sulla percezione distorta della realtà del Ministro Alfano che, non a caso, oggi è stato ‘promosso’ dal Ministero dellInterno a quello degli Esteri.”
Il deputato pentastellato ascriverebbe, invece, l’adesione all’offerta di lavoro a titolo gratuito, alla disperazione che agita il settore a causa di quelle che rinomina “politiche scellerate” dell’attuale Governo.
A seguito delle polemiche che hanno investito il caso, balzato alla ribalta delle cronache nazionali, la procedura di assunzione si sarebbe conclusa con un nulla di fatto; sembrerebbe, infatti, che nessuno dei candidati risultasse in possesso dei requisiti minimi richiesti. Dal movimento grillino fanno sapere che non ritengono, tale esito, casuale.
di Valentina Petrucci