Appalto mense di Carmiamo, la Filcams Cgil di Lecce bacchetta il Comune: ‘Bando non congruo’

Emanuele Sozzo (Filcams Cgil Lecce): ‘Oltre alla precarizzazione del personale, a Carmiano anche un netto peggioramento della qualità del servizio di refezione scolastica’.

“Pasti ridotti del 22,5%, posti di lavoro del 50%: così com’è il bando non è congruo”. La Federazione Italiana Lavoratori Commercio Turismo e Servizi della Cgil di Lecce prende posizione contro una delibera del Comune di Carmiano che metterebbe a rischio l’appalto mense.

Alla Filcams Cgil non piace la delibera 120 del 20 luglio del Comune di Carmiano, che sarà alla base del bando di gara di prossima pubblicazione in base al quale sarà organizzato il servizio mensa scolastica per i bambini della cittadina nord salentina. Il pericolo è che si dia avvio ad un circolo vizioso in base al quale ci sarebbero meno pasti per i bambini e meno lavoro per gli addetti alla mensa.

“Così come è stato delineato dalla Giunta, comporterà quasi sicuramente una riduzione nella qualità dei pasti offerti ai bambini di Carmiano e provocherà una sensibile contrazione del lavoro”, dice Emanuele Sozzo, segretario provinciale della Filcams Cgil Lecce. Sotto accusa l’incongruità tra il taglio del numero dei pasti e quello delle ore di lavoro da prevedere nel bando.

“Leggendo la delibera – prosegue Sozzo – si apprende, ad esempio, che nel periodo 2022/2025, nonostante un piccolo incremento del valore stimato, il numero presunto dei pasti giornalieri sarà abbattuto del 22,5% e che il numero delle ore settimanali di lavoro subirà un taglio del 50%. Tra i due dati non vi è congruità. Non si capisce come mai, nonostante l’impegno di spesa sia quasi equivalente a quanto speso per il precedente appalto, il numero di pasti messi in gara debba diminuire di oltre un quinto, mentre le ore di lavoro debba dimezzarsi: macrofenomeni come il calo demografico o l’aumento del costo delle materie prime non possono giustificare provvedimenti così drastici”.



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