Nicolò D’Amico per la prima volta a Maglie, il noto astrofisico ha dialogato con gli studenti del Capece

Per la prima volta a Maglie Il noto astrofisico Nicolò D’Amico ha dialogato con gli studenti del Liceo Capece su infrastrutture astronomiche di nuova generazione, asset strategici per il futuro dell’umanità.

Presidente dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) dal 2015, già ex direttore dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Cagliari e del progetto SRT (Sardinia Radio Telescope) Nicolò D’Amico è professore ordinario di astrofisica presso l’Università di Cagliari.

A capo dell’Italian Pulsar Group, nel corso della sua lunga carriera si è occupato di astrofisica sperimentale, radioastronomia, radio pulsar e astrofisica delle Alte Energie. L’archivio internazionale della NASA “Astrophysics Data System” conta circa 300 entries a suo nome e quasi 10.000 citazioni. Di queste pubblicazioni, una decina sono in collaborazione con il Nobel 1993 J.H.Taylor e più di una ventina sono apparse sulla prestigiosa rivista Nature.

Ha coinvolto ed entusiasmato i giovani studenti del Liceo Capece di Maglie, presentando le ricerche che stanno portando a costituire una rete di migliaia di radiotelescopi di dimensioni medio-piccole su scala planetaria: SKA (Square Kilometer Array).

In cosa consiste Professore questo progetto?

In pratica stiamo trasformando il pianeta in un gigantesco occhio. Tutto ciò, oltre ovviamente a tanto altro ancora nel campo dell’astronomia e dell’astrofisica. In Italia ciò avviene presso le sedici Strutture di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), un Ente Pubblico di Ricerca in cui lavorano circa 1000 dipendenti.

Investimenti per la ricerca?

Occorrerebbe incentivare la ricerca e l’organizzazione in Italia. Il nostro Istituto di Astrofisica fra i Centri top nel mondo figura al secondo posto e conferma fra l’altro che investire in ricerca conviene… il ritorno industriale per il Paese, solo per la nostra attività negli ultimi anni, ha registrato circa 800 Milioni di Euro in termini di commesse internazionali.

Risultati attesi?

Saremo in grado di osservare fino ai bordi dell’universo !!! A parte le potenziali applicazioni nelle telecomunicazioni… Potremo osservare contemporaneamente galassie, pulsar, quasar, in differenti direzioni. Potremo effettuare survey di tutto il cielo su larga scala in tempi rapidi.

Ha conosciuto Stephen Hawking, il cosmologo, scomparso di recente, ritenuto fra i più autorevoli e conosciuti fisici teorici al mondo?

L’ho incontrato un paio di volte, l’ultima nel corso di un convegno in Texas. Non ha fatto in tempo a ricevere il Nobel, ma sentiremo parlare a lungo delle sue intuizioni e delle sue scoperte, soprattutto di quelle sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e sull’origine dell’universo.

di Fausto Melissano



In questo articolo: