“Non ce la faccio più a sopportare i vandali che stanno distruggendo la mia casa. È da anni che va avanti questa storia senza che nessuno intervenga malgrado le mie denunce. Sono esasperata e questa volta ho detto basta. Mi rivolgo a voi di Leccenews24 e sto scrivendo a Striscia La Notizia. Di certo, non ho intenzione di far finta di nulla mentre questi ragazzi incivili oltraggiano la mia abitazione che gronda ancora dei sacrifici dei miei nonni e dei miei genitori”.
A contattare la nostra redazione è la signora Barbara, dopo aver postato sul suo profilo facebook un video che racconta lo stato in cui è stata ridotta la sua abitazione da chi confonde la goliardia e il divertimento con il vandalismo ed il teppismo. Siamo a Taurisano, nella centralissima via Cesare Battisti.
Barbara racconta una storia che sembra al limite dell’inverosimile se le testimonianze video non fugassero ogni dubbio. Tutte le sere un gruppo di ragazzi, che certamente deve fare i conti con le regole della buona educazione e del vivere civile, si posiziona sulle scale della sua abitazione, sita in un vicolo che sfocia nella piazza centrale. Gradini che diventano non la sede di spensierate chiacchierate, magari rumorose, ma sempre all’insegna del rispetto delle regole. Il ritrovo si trasforma in un covo i cui partecipanti imbrattano i muri esterni con disegni di ogni tipo e al loro rientro a casa lasciano a terra un tappeto di carte, lattine, bottiglie, ecc.
La scritta ‘Canne qui‘, disegnata con lo spray, campeggia sul muro esterno della casa della zia di Barbara che ha preferito andarsene piuttosto che diventare vittima di questi atti che stavano diventando causa di forte stress.
‘I miei nonni – racconta Barbara – hanno lavorato una vita per costruire una casa a mio padre, mia zia ha lavorato 30 anni in Svizzera per costruirsi una casa e adesso è stata costretta ad andarsene dal paese. Questi ragazzi sono arrivati addirittura ad appiccare il fuoco ad una porta esterna, hanno rotto i vetri delle finestre, hanno persino divelto una porta in ferro.’
Le immagini non lasciano spazio alla fantasia: cartacce ovunque, vetri in frantumi per terra e la voce della esasperazione.
‘Fatti i fatti tuoi altrimenti sono guai per te’ hanno risposto a Barbara alcuni di questi vandali, quando la proprietaria ha chiesto conto del disordine che stavano creando. La faccenda, insomma, diventa anche una questione di ordine pubblico.
‘Mi sono rivolta a tutte le autorità per risolvere questo problema. Mi è stato detto che dovevo mettere le telecamere…Bene le ho messe, ho registrato tutto. Ma chi di competenza ancora non si muove anche perché, quando chiamo, mi dicono sempre che scarseggiano uomini e mezzi per l’intervento. Io non ce la faccio più!”.
Insomma, una situazione insostenibile che corre il rischio di precipitare e che meriterebbe di trovare soluzione in poco tempo. Triste sentire le legittime rivendicazioni di Barbara che però non ha perso la fiducia nelle istituzioni e che se deve ricorrere all’uso della stampa per rendere pubblica la sua esasperazione non si tira certo indietro. Senza paura e senza timori. Sarebbe logico mettere fine a queste vicende che magari non dovrebbero essere troppo sottovalutate.