Attraversamento di incrocio con semaforo a luce rossa? A rischio migliaia di verbali

Il Giudice di Pace di Lecce sta giudicando nulle tutti i verbali che non contengono la firma in originale del verbalizzante. Si prevede l’annullamento di migliaia di verbali.

Secondo una recentissima sentenza del Giudice di Pace, è inesistente il verbale che non riporta la sottoscrizione in originale o autentica del verbalizzante. A rischio annullamento migliaia di verbali.

Il Giudice di Pace di Lecce sta emettendo sentenze che passeranno alla storia per gli automobilisti. Prima la nullità della multa con contestazione immediata in caso di infrazioni rilevate con i photored cittadini, poi il ricorso accolto dal Giudice di Pace di Lecce, Avv. Silvano Trane, con recentissima sentenza, e proposto da un automobilista multato dalla Polizia Municipale di Lizzanello, per aver attraversato un incrocio col semaforo proiettante luce rosse.
Il Giudice di Pace ha ritenuto fondato il motivo di ricorso con cui il ricorrente, assistito dagli Avv.ti Alfredo Matranga e Gianluca De Leo, ha censurato l’illegittimità del verbale poiché riportante le sole firme scannerizzate del Comandante e del Vice Comandante della polizia municipale del comune salentino.

In particolare, secondo il Giudice è inesistente il verbale che non riporta la firma in originale o autenticata di chi lo ha redatto, in quanto la normativa del vigente Codice della Strada e del relativo regolamento stabilisce che il verbale redatto dall’organo accertatore rimane agli atti dell’Ufficio o del Comando, mentre ai soggetti ai quali devono esserne notificati gli estremi viene inviato uno degli originali o copia autenticata a cura del responsabile dello stesso Ufficio o Comando; invece, nel caso dei verbali redatti con sistemi meccanizzati o di elaborazione dati, essi sono notificati con il modulo prestampato recante l’intestazione dell’Ufficio o del Comando predetti.

Ha osservato, ancora, il Giudice di Pace come il verbale non possa comunque ritenersi, nel caso, legittimo poiché riportante la sola firma digitalizzata anziché la c.d. “firma digitale” che, a sensi della nuova disciplina di cui all’art. 3 comma 2 della L. n. 39/93, è l’unica consentita.

Per l’Avv. Alfredo Matranga, dopo questa pronuncia sono a rischio migliaia di verbali che, in caso di impugnazione, verrebbero annullati dai giudici di pace. Sono, infatti, molte le amministrazioni comunali che per velocizzare la stampa dei verbali non seguono pedissequamente la normativa in materia. 



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