Zona a traffico limitato, passa con 33 secondi di ritardo dalla chiusura. Multato, si rivolge allo Sportello dei diritti: ‘Serve un margine di tolleranza’

Un automobilista viene multato per essere passato dal varco della Ztl con una manciata di secondi di ritardo. E se il timer non fosse perfettamente tarato? Serve un po’ più di flessibilità.

In Italia c’è tolleranza per tutto, anche per ciò che non dovrebbe ammettere alcuna elasticità. Pregio o difetto che sia (essendo per alcuni simbolo di intelligenza e per altri invece esempio di poca serietà), è insito nella cultura italica il prevedere sempre un margine di flessibilità nell’applicazione di una norma o nella individuazione di un limite.

Ovunque è previsto quel lasso di tempo di invulnerabilità. Ovunque, dicevamo. Evidentemente il discorso non vale per il timer dei varchi elettronici delle zone a traffico limitato nella città di Lecce. A denunciare l’episodio, per certi verso comico, lo Sportello dei diritti salentino che ha raccolto le lamentele di un cittadino che si è vista recapitare una multa per essere entrato nell’area solo dopo 33 secondi dall’orario d’inizio di limitazione al transito.

‘La tolleranza – dice Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello – è prevista per qualsiasi tipo d’infrazioni, come il 5% statuito per gli autovelox che controllano la velocità. Stessa cosa per le strisce blu. Ciò anche perché non è possibile avere la certezza matematica della sincronizzazione degli orologi che, a parte quelli atomici, sono di per sé fallaci e possono determinare asincronie rispetto all’orario effettivo. In assenza, quindi, di un minimo scarto temporale di tolleranza, non è possibile attribuire alcuna violazione al cittadino per insussistenza dell’elemento psicologico dell’infrazione, poiché nessun comportamento colpevole può essergli attribuito nel momento in cui vi sia un errore determinabile anche in capo allo stesso ente accertatore’.

Insomma tutti abbiamo a che fare con i nostri orologi e sappiamo quante volte prendano ‘autonome decisioni’ , accumulando secondi se non minuti di anticipo o di ritardo. Certo, la norma deve essere applicata sempre e comunque e le infrazioni vanno pagate. Ma prevedere una tollerabilità di qualche manciata di minuti prima di applicare la sanzione potrebbe essere anche un modo per non finire nel vortice delle contestazioni che sfocia spesso in lunghi contenziosi il cui costo viene affrontato sempre con denaro pubblico.

‘È evidente – concludono dallo Sportello dei Diritti di Lecce – che è quanto mai necessaria una modifica urgente del regolamento relativo alla rilevazione delle infrazioni ai varchi della ZTL con la concessione di una minima, ma necessaria, tolleranza oraria. Ci rivolgiamo, quindi, al Comando di Polizia Municipale affinché provveda in tal senso’.



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