Acquista un’auto e spuntano macchie sulla carrozzeria, maxi risarcimento per un taxista salentino

Il giudice ha ritenuto che l’auto aveva già le macchie al momento dell’acquisto, la casa madre non poteva non essersene accorta e ha condannato sia la casa venditrice che la concessionaria al pagamento.

Casa produttrice, rivenditore e concessionaria: tutti condannati. È questo il verdetto emesso dal Tribunale di Lecce, che ha riconosciuto le ragioni del Coordinatore di Codici Puglia, l’avvocato Stefano Gallotta, difensore di un cittadino leccese che aveva acquistato un’auto da adibire a taxi e che ha ottenuto un maxi risarcimento a causa di una serie di difetti emersi sulla vettura.

I guai per un taxista salentino sono iniziati quando si è accorto che la carrozzeria dell’auto di colore chiaro (una Renault Scenic) che aveva appena acquistato dalla concessionaria cominciava a picchettarsi con una serie di macchie di colore scuro.
L’uomo che aveva investito oltre 20mila euro nella vettura che utilizzava a scopo professionale si è immediatamente rivolto all’associazione di Codici Puglia impegnata nella tutela dei consumatori.

Forti dell’accertamento tecnico di un consulente incaricato dal Presidente del Tribunale di Lecce che sosteneva l’antieconomicità dell’intervento di un carrozziere a vantaggio, invece, della sostituzione del mezzo appena comprato, ha avuto inizio un procedimento giudiziario durato la bellezza di 5 anni al termine del quale il giudice della seconda sezione del Tribunale civile di Lecce una decisione l’ha presa. L’ha presa eccome.

Accogliendo le richieste di Codici Lecce, la dottoressa Maria Paola Sanghez, ha ritenuto che l’auto aveva già le macchie al momento dell’acquisto, la casa madre non poteva non essersene accorta e ha condannato sia la casa venditrice che la concessionaria al pagamento di 13.451 euro a titolo di riduzione del prezzo e risarcimento del danno, oltre alle spese legali.

“Una decisione importante – sottolinea l’associazione Codici – perché ribadisce l’obbligo del venditore di consegnare beni conformi al contratto e privi di difetti. In caso di problemi, l’acquirente deve far valere i suoi diritti e se ha bisogno può richiedere assistenza alle associazioni dei consumatori”.