Nel Salento ci sono evidentemente due pesi e due misure per ciò che concerne autovelox e limiti di velocità. Un esempio? La cosiddetta superstrada Lecce-Brindisi ha il limite di velocità a 110 orari, mentre la Lecce-Gallipoli e la Lecce-Maglie solo a 90. Anche gli autovelox hanno regimi differenti in termini di multe.
Dovremmo spiegare, o meglio farci spiegare, in cosa consiste la differenza tra la strada statale per Brindisi e quella per Maglie. Due arterie strategiche, che fin da quando furono realizzate cambiarono radicalmente il sistema della viabilità stradale nel Salento. Si tratta di tracciati a doppia corsia per senso di marcia con spartitraffico di nuova generazione, solo che una vede un limite di velocità imposto che si attesta a 110 km/h e l’altra a 90.
Una bella differenza se si pensa che con la tolleranza applicabile all’eventuale sanzione da violazione del limite si potrebbe viaggiare alla comoda velocità di crociera di 115 km orari, una velocità massima certamente adeguata a infrastrutture stradali moderne ed efficienti, con un tracciato lineare e praticamente privo di curve a rischio. Anzi, e qui occorre fare attenzione, la Lecce – Brindisi, dove il limite è più alto, presenta, in direzione nord, un paio di curvoni impegnativi (i famosi curvoni di Torchiarolo). Quella di Maglie invece è un tracciato pressoché privo di curvoni ciechi, per lo più caratterizzata da tre lunghi rettilinei di ben 4 km ciascuno (Cavallino-Galugnano, Caprarica-Zollino, Martano- Melpignano). E allora la domanda: se la Lecce- Maglie è una strada considerata verosimilmente sicura, soprattutto oggi grazie alla sostituzione del guard rail con il New Jersey, perché non portare anche qui il limite a 110 orari? In questo modo l’autovelox colpirebbe solo chi esagera davvero e non chi percorre un rettilineo di superstrada a ragionevole velocità, ma che a 96 orari (applicando la doverosa tolleranza) si vede già multato come se stesse viaggiando a folle velocità, tanto più che altrove, non molto lontano, non è affatto così.
