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La convergenza mediale e l’avvento del mondo digitale

Quali sono stati i grandi mutamenti per la comunicazione con l’avvento del mondo digitale? A partire dagli ultimi decenni del XX secolo il sistema dei mezzi di comunicazione di massa è stato soggetto a trasformazioni di tipo tecnologico ed economico che hanno contribuito a ridefinire le relazioni tra produttori e consumatori. Innanzitutto il tradizionale modello di broadcast di distribuzione per come eravamo abituati a concepire, sviluppare e ideare i contenuti generalisti verso un pubblico indifferenziato è stato affiancato da ulteriori strategie di comunicazione rivolte a specifiche nicchie di pubblico.

È possibile far risalire tale evoluzione agli anni Ottanta quando si sono diffuse le prime realtà di piattaforme multicanale, ovvero le reti di trasmissione dei flussi audiovisivi via cavo e via satellite. In questo modo è aumentato in maniera progressiva e significativa il numero di emittenti radiofoniche e televisive, che erano invece in precedenza limitate dalle frequenze di trasmissione disponibili via etere, determinando il passaggio dall’era della scarsità all’era della disponibilità, fino ad arrivare all’attuale era dell’abbondanza, come sostiene Ellis nei suoi saggi critici.

Vediamo quindi come nell’era della scarsità, cioè per convenzione fino agli anni Settanta, i palinsesti erano costruiti con l’obiettivo di attirare un pubblico generalista grazie a programmi definiti appunto nazionalpopolari. Tuttavia vediamo come attraverso alcune accorte strategia di contro programmazione le emittenti antagoniste tentavano di rubare spettatori alla concorrenza inserendo nei propri palinsesti programmi di successo in contemporanea alla messa in onda di programmi simili ad altri canali. Da questo punto si accede quindi a una seconda fase, chiamata per convenzione era della disponibilità, che va dagli anni ottanta fino ai primi anni zero.

Qui possiamo vedere come tramite l’aumento della concorrenza, alcune emittenti hanno scelto di differenziarsi costruendo palinsesti finalizzati a soddisfare i gusti e i bisogni informativi di un target ristretto e applicando un modello di business basato sul pagamento diretto da parte degli spettatori. Nascono così le emittenti definite “narrowcast” rivolte a specifici interessi o a segmenti di pubblico. L’offerta si arricchisce con canali tematici dedicati e specifici generi televisivi come il cinema e lo sport, e canali a discorso costruiti per specifiche nicchie di pubblico come ad esempio Disney Channel, Gay Tv e così via.

Successivamente possiamo vedere come durante il primo decennio del XXI secolo il sistema massmediale è stato soggetto a un altro tipo di innovazione tecnologica, ovvero la digitalizzazione dei flussi audiovisivi che ha determinato il passaggio dall’era della disponibilità all’era dell’abbondanza. Non è difficile quindi intuire che oggi stiamo vivendo l’epoca dell’abbondanza, dove assieme all’offerta che già era presente durante le prime due fasi oggi possiamo usufruire di piattaforme specifiche on demand per lo streaming video di ogni genere. Non solo quindi lo sport, il cinema, i talk show, le sit com, i documentari e le serie tv.

Possiamo entrare ancora di più nello specifico, orientandoci attraverso le differenze e le convergenze che ci sono tra le varie realtà presenti sul mercato. Vediamo come Netflix, Prime Video, Infinity, Apple Tv e Disney Plus, dispongano di un catalogo variabile, con titoli e opere a tempo, film e serie tv in esclusiva e passaggi da una piattaforma all’altra per favorire il pubblico che ha deciso di sottoscrivere un abbonamento unico con una sola piattaforma.

Un discorso che entro il 2024 vedrà protagonista anche il circuito del gaming, con il fenomeno del cloud gaming sempre più in rampa di lancio. Secondo lo stesso principio stiamo vedendo come gli eSport stiano dando nuove opzioni e fasce di pubblico per quello che riguarda il settore degli eventi sportivi dal vivo. Sport come il calcio, il tennis e la Formula Uno, solo per fare un esempio sono sempre più considerati in termini di multimedialità e multiverso, rispetto a come erano concepiti fino a 15-20 anni fa. Anche il modo di fruire di un evento sportivo dal vivo è cambiato radicalmente, per merito di piattaforme come la stessa DAZN, Prime Video, Now Tv o Infinity, che di fatto consentono agli utenti di accedere direttamente tramite smart tv o computer, senza avere un’antenna parabolica. Qualcosa di nuovo e di innovativo anche per il contesto delle notizie sportive e che facilita la visione degli eventi live da location differenti, senza grande bisogno di hardware e di accorgimenti per seguire un incontro di calcio live.



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