Sembra uno squalo, ma è “solo” un pesce luna. Lo ‘strano’ incontro nelle acque di Ugento

Le immagini spettacolari del pesce luna avvistato nelle acque di Ugento sono state girate da Gianfranco Coppola, referente dello “Sportello dei Diritti”

Inusuale incontro nelle acque di Ugento. A primo impatto, gli occupanti di una piccola imbarcazione hanno pensato subito ad uno squalo. Non solo per le dimensioni, imponenti, ma anche per la grossa pinna che spuntava dall’acqua. Lo stupore è stato tanto, quando hanno capito che si trattava di un pesce luna, anche noto come “Mola-Mola” una ‘bizzarra’ creatura del mare, quasi ‘singolare’: per la sua forma quasi squadrata, per il fatto che ama il sole – in Inghilterra, infatti, è chiamato sunfish sia per le sue dimensioni sia perché durante le belle giornate tende a salire in superficie – o perché è perennemente alla ricerca di cibo visto che si nutrono principalmente di meduse, poco nutrienti. Non è nemmeno un abile nuotatore, si muove con lentezza oppure si corica su un lato e si lascia trasportare dalla corrente.

Bello e non pericoloso, dei mola-mola si conoscono poche cose: non si sa quanti ce ne siano, quanto a lungo possono vivere anche se si pensa possa raggiungere il secolo di vita, come e dove si riproducono, ma una è certa: sono difficili da incrociare per il suo carattere schivo (ma si possono ammirare nell’acquario di Genova e di Lisbona). Per questo, aver avvistato un pesce luna nelle acque del Salento, anche se abita i mari e gli oceani di tutto il mondo, è un evento eccezionale. Riuscire a riprenderlo ancor di più.

Le immagini spettacolari sono state girate da Gianfranco Coppola referente dello “Sportello dei Diritti”. Immagini quantomeno rare come ha sottolineato il presidente dell’Associazione che si occupa della tutela dei consumatori, Giovanni D’Agata. In Italia era stato avvistato a largo della costa della Liguria, dove ha intensificato la sua presenza dal 2014. È quasi un habitué di Portofino poichè, essendo come detto il più grande predatore di meduse, l’aumento delle temperature dell’acqua ha visto un forte incremento delle meduse che a loro volta hanno attirato il pesce luna sotto costa.

Ora è toccato al Salento. Forse, causa lockdown imposto dal Coronavirus, la natura ha riconquistato gli spazi, e il pesce luna, il più grande pesce osseo esistente, si è spinto spingendosi in luoghi mai esplorati. Sembra quasi un invito di questo pesce placido ed innocuo a non disturbare un ambiente che a fatica ritrova il suo equilibrio.