Baia delle Orte in cenere: un disastro ambientale che chiede giustizia

Oltre 150 ettari di macchia mediterranea distrutti, l’Ente Parco fissa una taglia sui piromani: un Salento ferito cerca i suoi colpevoli.

Spente le fiamme, resta solo la cenere alla Baia delle Orte a Otranto, un’area naturalistica di inestimabile valore paesaggistico e ambientale ora ridotta a un desolante panorama di distruzione. L’incendio, divampato nei giorni scorsi, ha mandato in fumo oltre 150 ettari di macchia mediterranea, lasciando dietro di sé danni ingenti non solo all’ecosistema locale ma anche all’economia del territorio.

Devastazione e indignazione nella Baia delle Orte

La furia delle fiamme ha trasformato uno degli angoli più suggestivi del Salento in un cumulo di cenere, cancellando anni di crescita e sviluppo della flora e della fauna autoctone. La Baia delle Orte, conosciuta per la sua bellezza selvaggia e la sua importanza ecologica, è ora il simbolo di una ferita profonda inferta al cuore della natura pugliese. I danni paesaggistici sono evidenti e irreversibili a breve termine, mentre quelli ambientali si protrarranno per decenni, compromettendo la biodiversità e l’equilibrio di un ecosistema già fragile. Anche l’impatto economico sarà significativo, considerando le ripercussioni sul turismo e sulle attività connesse alla fruizione dell’area.

L’Ente Parco contro i piromani: una taglia per i colpevoli

Di fronte a tale scempio, l’Ente Parco Naturale Regionale Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase non è rimasto inerte. Il presidente Michele Tenore, pur ringraziando l’instancabile impegno dei Vigili del Fuoco che hanno fronteggiato l’emergenza, ha espresso ferma condanna per l’accaduto e ha annunciato misure drastiche. Per combattere l’indifferenza civica e dare un segnale forte contro i responsabili di questi atti criminali, l’Ente Parco ha fissato una taglia per chiunque fornisca informazioni utili a individuare i colpevoli.

Questa iniziativa mira a scuotere le coscienze e a rompere il muro di omertà che spesso circonda gli incendi dolosi. L’incendio alla Baia delle Orte, così come altri divampati nel Salento in questi giorni, approfitta purtroppo dei forti venti e della carenza di mezzi di soccorso antincendio, trasformando ogni scintilla in una potenziale catastrofe.

Le indagini in corso

Le indagini per fare luce sulle cause dell’incendio e individuare i responsabili sono state affidate alla magistratura. Sul campo, i Carabinieri del Nucleo Forestale e gli investigatori del Nipaaf di Lecce stanno lavorando incessantemente per raccogliere prove e testimonianze. L’obiettivo è chiaro: assicurare alla giustizia chi ha deliberatamente innescato una simile devastazione, causando danni irreparabili al patrimonio naturale del Salento.
La speranza è che l’azione congiunta delle forze dell’ordine e il coraggio dei cittadini possano presto portare all’identificazione dei responsabili, affinché simili tragedie non si ripetano e la bellezza del nostro territorio sia protetta con ogni mezzo.

Ph. M. S.



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