Bambini per mano fino al cancello, cortile off limits per i genitori. Al San Domenico Savio mamme in rivolta

Davanti alle proteste dei genitori, la dirigente scolastica difende la sua scelta con determinazione ‘è una questione di sicurezza e i genitori dovrebbero imparare per primi a rispettare le regole’.

Porti tuo figlio a scuola o vieni a prenderlo? Devi fermarti al cancello e non puoi accedere al cortile interno. Accade  presso la scuola San Domenico Savio di via Palumbo a Lecce, sede distaccata dell’Istituto De Amicis. E giù con le proteste da parte dei genitori.

Numerose e particolarmente animate sono state le segnalazioni giunte alla redazione di Leccenews24 da parte di mamme e papà che non ci stanno a non poter accompagnare il proprio figlio fin sull’uscio della scuola.

Va detto che la sede scolastica che si trova in zona Salesiani è particolarmente frequentata e conta molti iscritti ogni anno: chi si trova a passare da via Palumbo nell’orario di uscita da scuola si troverà a dover fare la gimkana tra auto in sosta o in transito.

Abbiamo contattato la dirigente scolastica, Addolorata Zingarello, per capire bene a cosa si deve la scelta che tanto ha fatto arrabbiare i genitori che continuano ad affermareIl provvedimento è privo di ogni logica, non possiamo lasciare i nostri figli senza avere la certezza di vederli entrare all’interno della struttura”.

La risposta della dirigente è stata chiara Oltre che responsabile della gestione della scuola, sono anche responsabile della sicurezza all’interno di essa. Per questo sono chiamata a predisporre un piano ad hoc per l’afflusso e il deflusso di persone da e verso l’uscita”.

Una scelta che appare inevitabile alla luce di quanto ci racconta la dott.ssa Zingarello “sono alla guida della scuola dal 2009 e da allora mi sono impegnata al fine di porre un ordine all’accesso indiscriminato al cortile interno che è l’unica via di fuga e di varco ai mezzi di soccorso, oltre che di collegamento tra il cancello esterno e la scalinata che porta all’interno della struttura”.

Così come ci viene precisato, la regola vale per i genitori degli alunni che frequentano le classi III, IV e V e che sono un po’ più grandi rispetto ai compagni che frequentano le I e le II. Questi ultimi possono essere accompagnati fin sull’uscio dalle mamme e dai papà.

Il provvedimento si è reso necessario alla luce di alcuni comportamenti di inciviltà da parte dei genitori o degli accompagnatori in generale: davanti all’uscita ogni giorno si creava una ressa insostenibile, un muro umano che non permetteva il passaggio ai disabili o peggio ancora, non avrebbe permesso l’accesso immediato a personale sanitario in caso di urgenza” ci spiega la dirigente di circolo.

I bambini, secondo la disposizione dirigenziale, escono in ordine di classe, ovvero prima le III, poi le IV e infine le V. “la mia premura è stata quella di garantire la sicurezza dei bambini e in cambio abbiamo ricevuto insulti all’indirizzo dei collaboratori scolastici e dei docenti – prosegue la dott.ssa Zingarello – è una questione di civiltà e i genitori dovrebbero imparare le regole del rispetto e della legalità, da trasferire, poi, ai propri figli”.



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