
Gallipoli e Lecce si preparano ad accogliere Beatrice Petrella, giovane giornalista e vincitrice del premio Morrione 2024 per il suo podcast investigativo “Oltre”. L’autrice, che ha approfondito il mondo oscuro e pericoloso degli “incel”, sarà protagonista di due incontri, il 21 gennaio a Gallipoli presso la Biblioteca Sant’ Angelo alle 18.30 e il 22 gennaio a Lecce presso l’IISS ‘Enrico Fermi’ alle ore 9.30, per sensibilizzare la comunità salentina, in particolare i giovani, sul tema della misoginia digitale e della violenza di genere.
Chi sono gli “incel”? Sono uomini che si definiscono “celibi involontari”, una comunità online che coltiva un profondo odio verso le donne, alimentando un clima di violenza e misoginia. Attraverso piattaforme chiuse, questi gruppi condividono ideologie distorte e pericolosi modelli di riferimento, celebrando autori di stragi e massacri contro le donne.
Il podcast “Oltre” di Beatrice Petrella ha il merito di aver penetrato questo mondo oscuro, svelandone le dinamiche e le pericolose conseguenze. La giornalista ha mostrato come l’odio coltivato online possa tramutarsi in azioni violente nella realtà, sottolineando l’importanza dell’educazione all’affettività e del sostegno psicologico come strumenti per contrastare questo fenomeno.
L’iniziativa, promossa dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce in collaborazione con diversi enti, ha l’obiettivo di far comprendere come la misoginia non sia un fenomeno circoscritto agli “incel”, ma una piaga culturale più diffusa. Anna Toma, presidente della Cpo provinciale, ha sottolineato l’importanza di utilizzare linguaggi e strumenti comunicativi vicini ai giovani per sensibilizzarli su questo tema cruciale.
Gli incontri con Beatrice Petrella rappresentano un’opportunità unica per:
– Approfondire le dinamiche della misoginia digitale e le sue conseguenze;
– Promuovere una cultura del rispetto e dell’uguaglianza di genere;
– Favorire il confronto e il dibattito tra giovani, istituzioni e società civile.
La violenza di genere è un problema complesso che richiede un impegno costante e condiviso. Gli incontri con Beatrice Petrella sono un primo passo importante, ma è necessario continuare a lavorare per creare una società più inclusiva, dove ogni forma di discriminazione e violenza non trovino spazio.