
Fondazione Onda, con l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, riconosce anche quest’anno la qualità dei servizi nell’ambito della medicina di genere di Città di Lecce Hospital.
I servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile o trasversalmente uomini e donne in ottica di genere, sono valsi alla struttura salentina due Bollini Rosa.
Ciò che distingue l’attività di Città di Lecce Hospital è l’adozione di un approccio multidisciplinare che vede i professionisti di diverse specialità creare sinergie e affrontare ogni singolo caso in team, valutando gli aspetti peculiari per individuare un percorso di prevenzione, diagnosi e cura studiato sul paziente stesso, con particolare attenzione alla fase di supporto e accompagnamento delle pazienti nel percorso di cura.
In particolare, viene riconosciuto l’impegno nella promozione della medicina di genere, che prevede percorsi in diverse specialità, dalla cardiologia all’ortopedia, che considerino le peculiarità non solo del genere femminile e maschile, ma anche di altri fattori. Studi sottolineano come sia importante innovare l’approccio per l’appropriatezza delle cure, dall’organizzazione sanitaria passando per percorsi diagnostici, terapeutici ed anche formativi della nuova generazione di medici, considerando le differenze biologiche tra i due sessi ma anche quelle socio-economiche e culturali per un controllo puntuale dell’evoluzione della patologia e per una corretta prevenzione.
L’assegnazione è avvenuta tramite la valutazione delle risposte a un questionario di candidatura, con sezioni specialistiche ma anche dedicate ai servizi generali per l’accoglienza delle donne e alla gestione dei casi di violenza sulle donne e sugli operatori sanitari.
Un apposito Advisory Board, presieduto da Walter Ricciardi, Professore di Igiene Pubblica, presso l’Università del Sacro Cuore di Roma, ha validato i Bollini conseguiti dagli ospedali, tenendo in considerazione anche gli elementi qualitativi di particolare rilevanza non valutati tramite il questionario (servizi e percorsi speciali, iniziative e progetti particolari ecc..).
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.