Si è visto recapitare un plico dal Vaticano, Carlo Calgni, originario della Provincia di Lecce. All’interno una lettera di auguri che Papa Francesco ha voluto scrivere in occasione del suo 45esimo compleanno. L’uomo, gravemente malato dopo una missione in Bosnia nel 1996, sarà ospite della trasmissione Uno Mattina
Anticonvenzionale. Nessuno avrebbe mai pensato di utilizzare questo aggettivo per un Papa. Eppure Jorge Maria Bergoglio dal giorno della sua elezione non ha mai smesso di stupire. Quell’uomo venuto dalla «fine del mondo» ha rotto gli schemi da quando si è presentato, timido e umile, alla folla presente in Piazza San Pietro riuscendo, come in pochi hanno saputo fare, a conquistare l’affetto di fedeli e non. Nessuno sapeva chi fosse quell’argentino gesuita ma appena dal balcone riecheggia l'annuncio che si chiamerà Franciscum, c’è un’esplosione di gioia, unanime. Quello è un nome di fronte al quale anche il più ostinato agnostico deve inchinarsi. Poi ha iniziato a parlare ed è stato allora che ha dimostrato di voler essere vicino alla gente. «Fratelli e sorelle, buonasera!». Un Papa che si presenta dicendo «buonasera»? Non era mai successo. Un "banale" saluto e fu subito amore. Il resto è cronaca quotidiana, un susseguirsi di gesti unici ed eccezionali ed ogni fatto meraviglia ed entusiasma come fosse la prima volta. Telefona alle persone, chiamate che resteranno nella storia e che danno la misura della persona che è salita al soglio pontificio, un uomo che fatica a prendere dimestichezza con l’altissimo ruolo che riveste, paga il conto dell’albergo che lo ha ospitato nei giorni del conclave, si intrattiene a parlare con i fedeli, addirittura non si sottrae alle richieste di alcuni giovani di farsi immortalare con gli smartphone. Poi acquistata delle schede telefoniche internazionali da distribuire ai migranti presenti nel Centro di accoglienza di Lampedusa per aiutarli a mettersi in contatto con i propri familiari nei paesi di origine. Sono solo alcuni esempi che raccontano un'altra faccia della "religione", quella che soffia come una ventata di novità. Qualunque azione diventa notizia di rilievo globale se a compierli è il Pontefice della gente.
Ricevere gli auguri di buon compleanno direttamente dal Papa? Ancora una volta sembra impossibile eppure è accaduto a Carlo Calcagni, colonnello del ruolo d’onore dell’Esercito da anni gravemente malato dopo una missione in Bosnia nel 1996. L'uomo nei giorni scorsi si è visto recapitare per raccomandata un plico dal Vaticano con la lettera di benedizione e di auguri di Papa Francesco in occasione del suo 45esimo compleanno. Domani a partire dalle 7.37, Carlo racconterà l’episodio in diretta a Uno Mattina, su Rai Uno “è stata una gioia e un’emozione indescrivibile aprire quella lettera – ha detto alla redazione del programma Calcagni, originario della Provincia di Lecce – trovare considerazione e conforto dal Santo Padre mi da la forza per andare avanti e affrontare una malattia che si fa sempre più complicata. E comunque continuerò nella mia opera di donarmi agli altri senza mai nulla chiedere”.