La Camera Civile salentina lancia un appello al Presidente della Repubblica, “Si fermi il Decreto Fisco”

Gli avvocati scrivono al Capo dello Stato per fermare l’emendamento che vieterebbe di impugnare in giudizio gli estratti di ruolo di Agenzia Riscossione.

“Sono gravi i profili di incostituzionalità dell’emendamento al decreto fisco-lavoro votato in Senato il 30 novembre scorso e per questo abbiamo ritenuto di segnalare la questione al Presidente della Repubblica”, sono queste le prime dichiarazioni del Presidente di Camera Civile Salentina e Coordinatore Regionale delle Camere Civili di Puglia, Salvatore Donadei, che comunica di aver provveduto a inviare una nota alla Presidenza della Repubblica dopo aver appreso della norma che dovrebbe impedire ai contribuenti di impugnare in giudizio gli estratti di ruolo di Agenzia della Riscossione.

“Apprendiamo dai mezzi di informazione – prosegue – che tale emendamento modificherebbe l’art. 12 del DPR n.602/73 andando a limitare fortemente al contribuente la possibilità di impugnare giudizialmente l’estratto di ruolo del concessionario della riscossione (ex Equitalia), laddove dovesse apprendere da tale atto l’esistenza (o la persistenza) di pretese illegittime nei propri confronti. Se così fosse, riteniamo che si verificherebbe una palese limitazione del diritto di difesa (art. 24 della Costituzione) poiché il contribuente sarebbe costretto ad agire giudizialmente solo a seguito di azioni del Fisco senza avere possibilità di difesa in via preventiva.

Ecco perché insieme al nostro associato, Matteo Sances abbiamo ritenuto di scrivere al Capo dello Stato per invitarlo a una profonda valutazione in merito alla costituzionalità della norma prima di promulgare la legge”.



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