
La crociera nel Mediterraneo orientale sulla Costa Vittoria non è ancora finita, ma per molti turisti a bordo la vacanza, ormai, è rovinata. Partiti da Bari il 17 agosto, i passeggeri erano convinti che si sarebbero fermati anche a Corfù, ma a causa di un ritardo nell’attracco ad Atene la tappa nell’isola greca è stata cancellata. Insomma, l’orario di partenza slittato dalle 14.00 alle 19.00 ha portato a questa decisione. Una scelta che ha scatenato le lamentele dei croceristi.
«Abbiamo fatto dei sacrifici per poterci permettere questa crociera – racconta una famiglia pugliese – l’avevamo scelta soprattutto per Corfù. A bordo ci sono molte proteste, anche perché è inaccettabile che sia stata scelta una giornata di navigazione e non un’altra meta».
Alcuni, però, non si sono limitati alle rimostranze, ma hanno immediatamente contattato l’Associazione Codici per capire se ci fossero gli estremi per chiedere un risarcimento. Allo Sportello WhatsApp 338.4804415, attivato per fornire assistenza ai consumatori durante le vacanze estive, sono arrivate diverse segnalazioni dai turisti presenti sulla Costa Victoria.
«La tappa di Corfù è stata sostituita con un giorno di navigazione in vista del rientro di domani a Bari. È facile intuire la delusione dei viaggiatori che avevano prenotato un altro tipo di crociera» spiega il Responsabile del Settore Vacanze di Codici, Stefano Gallotta che sta preparando i reclami da inoltrare alla Compagnia per ottenere una riduzione del prezzo pagato e l’eventuale ristoro dei danni da vacanza rovinata.
«A fronte delle variazioni peggiorative dell’itinerario – afferma l’Avvocato Stefano Gallotta – il Codice del Turismo prevede il diritto dei turisti a un’adeguata riduzione del prezzo e, in caso di responsabilità del tour operator, al danno da vacanza rovinata, trattandosi di problematiche che pregiudicano quel livello di benessere che sarebbe doveroso attendersi da un’occasione di viaggio particolarmente onerosa».
«È bene ribadire che il riconoscimento di bonus sul conto di bordo, si parla di 200 euro a cabina, ed il rimborso delle escursioni prenotate per Corfù hanno ben altra natura e funzione rispetto al rimborso del prezzo pagato ed in nessun caso lo può sostituire, come di recente chiarito anche dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato».