Il detenuto solitario’ e il cane Zair. La commovente visita al carcere di Lecce

Un uomo senza fissa dimora e solo, detenuto nel carcere di Borgo San Nicola, ha ricevuto la visita di Zair, il cane amico di una vita.

Una storia toccante quella che viene dalla Cappellania del carcere di Lecce, una storia che mette le radici nella solitudine ma che è in grado di far svettare le sue chiome nel cielo limpido del rapporto d’affetto tra un uomo finito dietro le sbarre per pagare i conti con la Giustizia e il suo cane, il suo compagno di una vita a 4 zampe.

Da quando era stato rinchiuso a Borgo San Nicola, infatti, il protagonista della nostra storia, un uomo senza fissa dimora e completamente solo, non aveva ricevuto mai una visita. Nessun parente, nessuna amica, nessun amico avevano attraversato i cancelli dell’ istituto penitenziario di Lecce per un’ ora di incontro, di scambio di due chiacchiere, come prevede il regime detentivo che affida molta importanza alle visite dei familiari e dei conoscenti.

Niente di tutto ciò. Oltre un anno dietro le sbarre, in solitudine, senza che nessuno chiedesse di lui.

Per questo la direttrice del penitenziario di Borgo San Nicola ha deciso di autorizzare la richiesta di una visita speciale. Il detenuto ha chiesto di incontrare il suo cane. È stata così acconsentita quella visita “speciale” per colui che era conosciuto come ‘il detenuto solitario‘.

Il cane Zair, il compagno fedele di tante passeggiate, è entrato in carcere. Il detenuto e il suo amico a quattro zampe si sono incontrati in un roseto della struttura. Una decisione, quella della dirigenza del carcere nel solco di quello che prevede la nostra Costituzione, secondo la quale il regime detentivo ha esclusiva finalità rieducativa e non meramente punitiva. Una bella pagina che ha commosso tutti e che ci ha fatto capire che in alcune situazioni si può essere insieme tutti dalla stessa parte.



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