I Carabinieri celebrano la “Virgo Fidelis”, la Santa Protettrice dell’Arma

La funzione religiosa, presieduta da S.E. Reverendissima Monsignor Angelo Raffaele Panzetta, ha sottolineato l’importanza del servizio svolto dal Corpo

Si è svolta ieri, presso il Duomo di Lecce, la solenne celebrazione in onore della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza delle più alte autorità civili, militari e religiose.

L’evento, organizzato dal Comando Provinciale di Lecce, ha rappresentato un momento di profonda riflessione, unendo la commemorazione dell’84° anniversario della Battaglia di Culquaber e la celebrazione della Giornata dell’Orfano.

La cornice del Duomo ha conferito ulteriore valore simbolico a una cerimonia che ha voluto rinsaldare il legame tra l’Arma e la comunità, evidenziando il significato etico e umano che caratterizza la missione quotidiana dei Carabinieri.

La funzione religiosa, presieduta da S.E. Reverendissima Monsignor Angelo Raffaele Panzetta, ha sottolineato l’importanza del servizio svolto dall’Arma a tutela della popolazione, con particolare attenzione alle persone più fragili. Tra i momenti più toccanti della celebrazione, la lettura della Preghiera del Carabiniere da parte di un Ufficiale dell’Arma, che ha richiamato alla memoria il sacrificio dei caduti e il profondo senso di appartenenza che lega i Carabinieri ai valori di dedizione, fedeltà e solidarietà.

Nel suo intervento, il Comandante Provinciale, Colonnello Andrea Siazzu, ha voluto richiamare con forza il valore profondo del motto dell’Arma: Fidelis. Questo motto, associato alla figura della Madonna, Madre per eccellenza, esprime il senso più autentico della fedeltà: adempiere con onore agli impegni assunti, osservare il giuramento prestato, vivere ogni dovere morale e civile con umanità, generosità, equilibrio e rispetto della dignità altrui. Un principio che da sempre guida i Carabinieri votati al servizio del prossimo.

Il Colonnello Siazzu, nel proseguire il suo discorso, ha ricordato come la giornata celebri anche il valore dei giovani Carabinieri che, per mantenere fede al giuramento prestato, si immolarono nella Battaglia di Culqualber, il 21 novembre 1941, lontano dalla patria, in terra d’Africa. Un eroismo, ha sottolineato, grazie al quale oggi possiamo essere uniti ed orgogliosi di appartenere a un’Istituzione che vanta oltre due secoli di storia.

Durante la celebrazione è stato ribadito anche l’impegno costante nei confronti degli orfani dei militari attraverso l’azione dell’Opera Nazionale di Assistenza, che dal 1948 garantisce sostegno morale e materiale ai figli di coloro che hanno perso la vita in servizio. Ai caduti, alle vedove e agli orfani, il Colonnello Siazzu ha rivolto parole di profonda riconoscenza, rinnovando la vicinanza dell’Arma a quanti portano la memoria di un così elevato sacrificio.

A suggellare la cerimonia, la presenza del quadro della Virgo Fidelis, simbolo dei principi di giustizia, etica e fedeltà che guidano i Carabinieri nella loro missione. La celebrazione ha visto inoltre la partecipazione di una pattuglia a cavallo del Reparto Carabinieri per la Biodiversità, di un’autoradio e di una pattuglia di motociclisti, testimonianza della varietà e continuità del servizio reso dall’Arma sul territorio, nel segno della stessa fedeltà che ispira la storia dell’Arma e l’impegno quotidiano dei Carabinieri.



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