Sul Lago di Como, 2 euro in più per tagliare un toast. Il caro prezzi non riguarda solo il Sud

Mentre in Salento non si discute d’altro che di caro prezzi nel turismo, sul Lago di Como per tagliare in due un toast viene chiesto un sovrapprezzo di 2 euro ..

Mentre in Salento la discussione sul caro prezzi non smette di coinvolgere operatori, turisti e semplici osservatori, in queste ore nel Nord Italia, precisamente sul lago di Como, non si discute d’altro che della notizia secondo la quale ad un turista che chiedeva di dividere a metà un toast per accontentare i due figli è stato chiesto un sovrapprezzo di 2 euro. Chissà quanta fatica è costato quel gesto o chissà che coltello è stato adoperato. Fatto sta che quel ristoratore è finito sulle pagine di tutti i giornali e il titolo più leggero è ‘Vergogna!’.

Insomma il caro prezzi, ovvero la tentazione di spennare il turista come un pollo, non è qualcosa che riguarda le mete turistiche del Sud ma tutto lo Stivale. E forse si estende anche oltre. Quando c’è la possibilità di ‘calcare la mano’ per guadagnare tutto ciò che si può…sono in pochi a farsi scrupoli, a pensare che dietro quelle vacanze ci siano risparmi e che dietro quella corsa ad alzare i prezzi si nasconda una spirale che danneggia tutti, ma proprio tutti.

Invece si assiste alla solita schermaglia: imprenditori che si difendono (negando tutto) e turisti che attaccano (postando sui social scontrini e menù). Una guerra senza quartiere che danneggia l’immagine di territori interi e di professionalità, laddove esistono.



In questo articolo: