Carta di credito revolving. Codici Lecce lancia l’allarme

Anche Codici Lecce ha acceso i riflettori sulle nuove carte di credito revolving ‘attenti alla maxi-trappola, il prestito più costoso sul mercato’. E si mette a disposizione dei consumatori.

Sarà un effetto, l’ennesimo, della crisi economica, sarà che le novità, soprattutto se considerate “vantaggiose” vengono spesso accolte senza troppi se e ma, fatto sta che le carte di credito cosiddette ‘revolving’ che, in buona sostanza, permettono di comprare oggi e pagare comode in rate mensili, stanno prendendo piede proprio nell’Italia della recessione, dove facendo un rapido conto ve ne sarebbero in circolazione dai quattro ai cinque milioni. Una sorta di fido, insomma, facile da ottenere che però nasconderebbe un meccanismo perverso di moltiplicazione dei tassi di interesse, tale per cui sembra che non si finisca mai di pagare. Inoltre, basta chiedere in giro per capire che tanti, pur essendone in possesso, non hanno la benché minima idea di cosa si tratti né di come funzioni.

Come puntualizza Codici Lecce, l’Associazione che si occupa di difendere i diritti del cittadino, infatti, «il consumatore ha la sensazione di utilizzare una normale carta di credito che gli consente di rientrare nei limiti della linea di credito concessi con il versamento di comode rate di basso importo… e invece nulla di più falso! La carta revolving  nasconde un meccanismo rotativo diabolico di moltiplicazione dei tassi d'interesse: in buona sostanza, acquisti un semplice elettrodomestico (o paghi una semplice spesa al supermercato), inizi a pagarlo oggi e non finisci più, perché man mano che ti avvicini all'estinzione del debito scende l'importo delle singole rate e si accumulano gli interessi. In più, quando non paghi intervengono penali altissime e rischi l'iscrizione nel registro del Crif quale cattivo pagatore!».

Così, da un lato le banche e le finanziare invitano ad una maggiore consapevolezza da parte del cliente quando si sottoscrivono questi contratti nonché ad una maggiore trasparenza da parte degli operatori che li propongono. Dall’altro, si moltiplicano le iniziative da parte delle associazioni di consumatori per tutelare chi ci casca, per così dire.  Confconsumatori di Brindisi ha anche realizzato uno sportello ad hoc per le vittime di queste speciali carte di credito.

«Occorre senz'altro una maggiore consapevolezza – si legge nella nota di Codici- su cosa effettivamente si sottoscrive o, comunque, ha a disposizione, tenendo innanzitutto ben presente che spesso questi rapporti sono giuridicamente viziati e, talvolta, addirittura privi della sottoscrizione del contratto da parte del consumatore. L'Antitrust ha poi giudicato scorretta la pratica di far sottoscrivere le proposte di contratto presso un esercizio commerciale non adibito alla vendita di prodotti finanziari, sfruttando così l’effetto “sorpresa” in danno del consumatore, agganciato in un momento in cui le sue attenzioni sono rivolte all'acquisto di beni di consumo e non di servizi finanziari. Ed ancora, sempre l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e l'A.B.F. hanno stigmatizzato l’ambiguità del materiale informativo, l’omissione circa l’identità del soggetto che fornisce i servizi finanziari e le caratteristiche del rapporto che con esso si instaura, nonché l’applicazione di tassi d’interesse superiori a quelli, già spropositati, contrattualmente pattuiti per questo specifico tipo di finanziamento».

Anche Codici Lecce ha deciso di occuparsi dei "comportamenti illeciti o, comunque, scorretti posti in essere da società finanziarie nell'emissione e gestione delle carte revolving" ed è a disposizione dei consumatori per fornire pareri sulle singole posizioni presso la sede di Piazza G. Mazzini n°7, previo appuntamento (tel. 0832.391840 – email [email protected]).



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