Con l’arrivo della bella stagione ecco che torna anche il riconoscimento più ambito dalle località che si affacciano sul mare. Un premio che loda l’impegno dei comuni e l’attenzione per le politiche che strizzano l’occhio alla sostenibilità. Tant’è che per accaparrarsi una «Bandiera Blu» bisogna rispettare una serie di parametri, tra cui l’educazione ambientale, la qualità delle acque di balneazione, la gestione dei rifiuti, la regolamentazione del traffico veicolare, la sicurezza e i servizi garantiti sulle spiagge.
Anche nell’edizione 2019, Castro, Otranto e Salve conquistano il vessillo rilasciato dalla Fee (Foundation for Environmental Education). Nessuna bandiera alle marine di Melendugno grande assente insieme ad un’altra località pugliese, Rodi Garganico, nel Foggiano. Tra le motivazioni, probabilmente, il fatto di non aver raggiunto la percentuale di raccolta differenziata prevista entro la soglia del 30 per cento.
Soddisfatto il Sindaco della Città dei Martiri, Pierpaolo Cariddi: «Per migliorare la qualità di un territorio e dei servizi offerti ai residenti e ai tanti turisti che ormai giungono da ogni parte del mondo, è indispensabile lavorare sinergicamente su buone pratiche di sviluppo sostenibile» ha dichiarato.
«Amministrazione e comunità da anni recuperano e valorizzano i propri beni culturali, i contesti paesaggistici, le tradizioni, tutti testimoni di una cultura millenaria della nostra terra, valore assoluto sul quale costruire le azioni di oggi e del futuro» ha concluso il primo cittadino.
Un premio ‘non scontato’ anche la Perla del Salento
«Con enorme soddisfazione annunciamo che anche quest’anno a Castro sventolerà la Bandiera Blu – ha dichiarato il Sindaco Luigi Fersini – Ogni anno i criteri per l’assegnazione del vessillo sono sempre più stringenti, ma la nostra comunità si conferma sempre efficiente nel raggiungimento dei risultati prefissati. Il dossier presentato per la candidatura è frutto di un anno di lavoro e di programmazione, concreto e lungimirante. Numerose sono state, infatti, le iniziative intraprese per elevare gli standard qualitativi de ‘La perla del Salento’, nella convinzione che la tutela del patrimonio naturale e l’erogazione dei servizi al cittadino ed al turista, siano di primaria importanza per la salute e l’economia del paese. Tra gli interventi in questa direzione, abbiamo appena concluso una rimozione straordinaria di rifiuti illecitamente abbandonati sul territorio e a breve partiranno i lavori per la costruzione di un eco-centro e per il dragaggio del porto. Un lavoro intenso e impegnativo, che porterà risultati concreti per tutti».
Gli fa eco Alberto Antonio Capraro, vicesindaco e assessore al Turismo: «Riconfermare la Bandiera Blu non è scontato, né assegnarla a Castro è un atto dovuto. C’è dietro un impegno quotidiano, tutto l’anno, che deve raggiungere obiettivi definiti sulla tutale ambientale e sul turismo sostenibile. Siamo contenti e siamo certi che tutta Castro, i cittadini, i commercianti, gli operatori del turismo, stanno esultando con noi. Tutto il comparto turistico potrà continuare a godere di un importante volano nel mondo, essendo la “Bandiera Blu” riconosciuta a livello internazionale come garanzia di qualità delle acque e di eccellenti servizi. La nostra Castro è pronta per una stagione balneare all’altezza delle esigenze dei turisti, che potranno godere, ancora una volta, di acque cristalline e di ottima accoglienza».
Le bellezze pugliesi
Questa mattina, alle 11.00, presso l’aula convegni del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Roma si è svolta la conferenza di presentazione delle Bandiere Blu 2019. Tra i 183 comuni vincitori, 8 in più rispetto allo scorso anno, c’era anche Castro e Salve, come detto. La Puglia conquista una nuova località (Maruggio con la spiaggia ‘Acqua Dolce’) e raggiunge 13 Bandiere.
Le località del tacco dello stivale premiate: Otranto (Alimini, Baia dei Turchi, Santo Stefano), Castro e Salve (Posto Vecchio, Torre Pali e Pescoluse) in provincia di Lecce. Fasano, Carovigno e Ostuni nel brindisino. Peschici e Zapponeta nel foggiano (che perde, come detto, Rodi Garganico, new entry lo scorso anno). Polignano a Mare nel barese. Maruggio, Ginosa e Castellaneta nel Tarantino e Margherita di Savoia.
Se Melendugno perde la bandiera blu per il mare mantiene quella speciale per gli ‘approdi turistici’ grazie all’apprezzato porto di San Foca.
Queste le parole del Sindaco Marco Potì: ‘Esprimo amarezza e delusione per la mancata riconferma della Bandiera Blu d’Europa da parte della Fee al Comune di Melendugno e le sue marine per l’anno 2019. Da 9 anni la Fee assegna questo importante marchio di qualità a Melendugno per tutto il sistema ambientale e turistico delle nostre marine. Sin dal 2009 infatti questo territorio ha intrapreso un percorso, che segue le precise indicazioni e i criteri che sono di volta in volta dettati da Fee. Dalle prime notizie ricevute, pare sia stato determinante il non raggiungimento dell’obiettivo minimo di percentuale di raccolta differenziata del 30%. Lavoreremo quindi insieme ai nostri operatori, cittadini, scuole, associazioni, come e più di prima per riavere il riconoscimento Bandiera Blu per il 2020.