Nell’81mo anniversario della Battaglia di Culqualber, l’Arma onora la Santa protettrice

Nella giornata di ieri, in Cattedrale, si è svolta la cerimonia religiosa in onore della “Virgo Fides”, Santa patrona dei Carabinieri

Un appuntamento che si ripete ogni anno per onorare la Madonna “Virgo Fidelis”, la Patrona dell’Arma dei Carabinieri. Una Vergine “fedele” per ricordare il motto araldico degli uomini della “Benemerita”, presenza costante sul territorio, ma anche punto di riferimento per i cittadini.

Un appuntamento sentito, che ha toccato anche la Cattedrale di Lecce, dove, ieri mattina, è stata celebrata la Santa Messa. Alla funzione religiosa, celebrata da Mons. Michele Seccia, hanno presenziato tutte le autorità civili e militari della provincia, oltre alle rappresentanze dell’arma in servizio ed in congedo.

“Oggi è il giorno dedicato alla Vergine Maria, che Papa Pio XII nel 1949, con voto unanime dei cappellani militari dell’Arma e dell’Ordinario Militare d’Italia, dichiarò ‘Patrona dei Carabinieri’. La ricorrenza fu fissata il 21 novembre, giorno della suprema consacrazione di Maria, con la Sua presentazione al Tempio. L’appellativo ‘Virgo Fidelis’, invece, fu scelto in relazione al motto dell’Arma ‘Nei secoli fedele’, affinché la Fedeltà della Vergine Maria al compimento della Volontà di Dio, fosse esempio per ogni Carabiniere, il cui agire è qualificato proprio dalla sua Fedeltà al solenne Giuramento prestato.

Il 21 novembre venne anche scelto perché in quella data l’Arma commemora un altro evento, esempio concreto di Fedeltà a quel solenne Giuramento: la ‘Battaglia di Culqualber’, combattuta nel 1941 in Africa Orientale, allorquando i Carabinieri – nella seconda guerra mondiale – diedero eroica prova della loro Fedeltà, pagando con la vita la difesa di un caposaldo di vitale importanza, venendo sopraffatti dalla schiacciante superiorità numerica degli avversari, non senza aver combattuto con eroico coraggio. Per tale olocausto alla Bandiera dell’Arma fu concessa la sua seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare”, ha affermato nel corso del suo discorso il Colonnello Donato D’Amato, Comandante Provinciale dell’Arma di Lecce

“Quei caduti, tenendo fede al loro Giuramento, sono entrati a far parte di una folta schiera di Carabinieri che ha conosciuto nel tempo numerosi altri Eroi deceduti nell’espletamento del dovere.

Oltre che a questi caduti, oggi rendiamo onore ai loro famigliari, alle vedove e agli orfani in particolare, che con coraggio e dignità ne hanno sopportato la lacerante perdita. Oggi l’Arma celebra infatti anche la “Giornata dell’Orfano” , perché mai manchi il supporto a quelle vittime innocenti di un destino infausto che li ha privati degli affetti più cari.

Molti orfani e famigliari di carabinieri caduti in servizio hanno nel tempo poi deciso a loro volta di prestare Giuramento, ponendo sé stessi al servizio del cittadino e del Bene Comune. Così facendo, hanno sì perpetuato la Memoria dei loro Cari ma sono anche entrati a far parte di un’altra schiera di eroi, quelli che adempiono al proprio dovere quotidiano con religioso silenzio – ha proseguito D’Amato.

Perché non c’è modo migliore per onorare il sacrificio dei nostri martiri che svolgere il proprio dovere con intimo convincimento, perennemente al servizio degli altri. Senza risparmiarsi. Senza mai anteporre l’interesse personale a quello della collettività. Al costo di enormi sacrifici personali che, molto spesso, condividiamo solo con i nostri affetti più cari, nell’intimità del nostro focolare domestico”.

Lo sanno bene i nostri Carabinieri in congedo, oggi presenti con il loro Labaro e lo sanno molto bene le loro mogli e le loro famiglie, rappresentate dalle nostre Benemerite. I militari in congedo sono la testimonianza concreta di una Fedeltà che, in quanto tale, non si esaurisce con il collocamento a riposo, ma dura per tutta la vita”.

Alla nostra Protettrice Virgo Fidelis chiediamo, quindi, la Forza di essere Eroi nel quotidiano – ha concluso -di essere perseveranti e giusti, degni latori del messaggio di obbedienza e fedeltà tramandatoci da chi ci ha preceduto. A Lei chiediamo di indicarci la strada e di insegnarci a percorrere la via di un dovere assunto con fedeltà, rigore morale e amore, senza tentennamenti e con impegno di giustizia e di equità. A Lei, corredentrice del genere umano affidatoLe da Dio, chiediamo di alimentare ogni giorno il nostro coraggio e di illuminarci in ogni nostra decisione, così da essere testimoni concreti di quell’impegno assunto col giuramento e sintetizzato nel nostro motto ‘Nei secoli fedele’”.

La “Virgo Fidelis”

“Virgo Fidelis” è l’appellativo cattolico di Maria, madre di Gesù, scelta quale patrona dell’Arma dei Carabinieri l’11 novembre 1949, data della promulgazione di un apposito Breve apostolico da parte di Papa Pio XII.

La scelta della Madonna ‘‘Virgo Fidelis’’ come Patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica del Corpo che ha come motto ‘‘Nei secoli fedele’’.

L’8 dicembre 1949 Sua Santità Pio XII, accogliendo l’istanza di S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente ‘‘Maria Virgo Fidelis: Patrona dei Carabinieri’’, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber, battaglia combattuta in Abissinia dal 6 agosto al 21 novembre 1941, in cui il 1° Gruppo Mobilitato dei Carabinieri si immolò quasi al completo con valore tale che ai pochi sopravvissuti gli avversari tributarono l’onore delle armi.



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