Nasce all’Università del Salento il “Centro di Studi Medioevali”

Coordinato dal professor Francesco Somaini, riunisce 70 docenti impegnati nei Medieval studies ed è costituito da quattro Dipartimenti.

All’Università del Salento nasce il “Centro di Studi Medievali”, un centro interdipartimentale che riunisce 70 docenti impegnati nei Medieval studies, cioè in ricerche che abbiano attinenza con il Medioevo, in quattro Dipartimenti: “Storia, Società e Studi sull’Uomo”, “Studi Umanistici”, “Beni Culturali” e “Scienze Giuridiche”. Al Centro aderiscono anche dieci docenti in pensione che continuano a svolgere attività di ricerca collaborando con l’Ateneo. Coordinatore del Centro è il professor Francesco Somaini, mentre il comitato scientifico/direttivo è composto dai professori Paul Arthur, Eliana Augusti, Alessandra Beccarisi, Alessandro Capone, Sondra Dall’Oco, Giulia Andreina Di Santo, Francesco Giannachi, Antonella Micolani, Luciana Petracca, Valter Puccetti, Lucinia Speciale e Kristjan Toomaspoeg.

«Lo scopo del Centro è dare impulso a studi e ricerche che intersechino da diversi approcci disciplinari le tematiche medievistiche», spiega il professor Francesco Somaini, «favorire un incremento della qualità della formazione, proporre una divulgazione scientifica di alto livello e, non ultimo, rendere l’Università del Salento un polo attrattivo per gli studi interdisciplinari sul Medioevo, un Medioevo “lungo” e “largo”, che vada dal tardo-antico alla prima modernità, e che spazi su orizzonti geografici ampi».

«Il “Centro di Studi Medievali” è un’occasione preziosa per la nostra Università», commenta il Rettore Fabio Pollice, «Questa iniziativa rientra nell’idea di un Ateneo che sia faro culturale e si proponga come centro di eccellenza nella ricerca scientifica: il Centro potrà infatti diventare volano di importanti ricerche interdisciplinari, ma anche di attività di “terza missione”, utili a favorire una maggiore consapevolezza da parte delle nostre comunità locali dei valori distintivi del nostro territorio e, nel caso specifico, dell’importanza delle proprie radici storiche medievali: dal passato bizantino, ai Normanni, all’età rinascimentale eccetera; senza dimenticare l’opportunità di ragionare anche su scale più vaste: dagli spazi euro-mediterranei e anche oltre. È significativo che questo Centro, al quale io stesso ho voluto aderire, abbia saputo raccogliere competenze tanto diversificate (dalla storia alla filosofia, dalla storia dell’arte al diritto, dall’archeologia alle diverse culture e letterature e altro, compresa la geografia, il mio campo specifico di ricerca), un tratto che riflette un altro aspetto che mi sta particolarmente cuore: quello di un Ateneo in grado di sviluppare in forme condivise delle autentiche sinergie nella collaborazione scientifica. Questo Centro rappresenta, nel campo degli studi sul Medioevo, un’idea assolutamente nuova e importante nel panorama accademico nazionale, proprio per aver saputo riunire studiosi di molte discipline diverse. Un altro tassello del nostro lavoro per rendere Lecce e il Salento un polo attrattivo per studenti e studentesse da tutto il territorio nazionale e dall’estero».



In questo articolo: