Il Centro per l’impiego di Lecce ti ha mai chiamato per il lavoro? La risposta è NO

SalentoRinasce, associazione che opera nelle periferie con attenzione per le persone disagiate, ha realizzato un nuovo sondaggio sulla funzionalità del CPI.

Un dato sconfortante e che purtroppo non racconta nulla di nuovo: su 350 utenti intervistati – tutti provenienti dalle periferie – alla domanda “il Centro per l’Impiego ti ha mai chiamato per lavoro?”, tutti e 350 hanno risposto un secco NO.
Ad effettuare il sondaggio è stata l’Associazione Salento Rinasce che ha raccolto la voce dei residenti nella zona 167 B/C e San Pio.

Un Centro per l’Impiego che non funziona

A quanto si apprende, molti utenti usano il locale CPI solo per la documentazione necessaria per altri servizi, o per il progetto “Garanzia Giovani” e qualche corso di formazione. Insomma, il Centro per l’Impiego dovrebbe fungere da collettore delle domande e delle offerte di lavoro, svolgere un importante ruolo: quello di far incontrare la domanda con l’offerta di lavoro. E allora? È evidente che qualcosa non funziona.

L’appello dell’associazione Salento Rinasce

Cristian Benvenuto, Presidente di Salento Rinasce, lancia un appello “Il Centro dell’Impiego di Lecce deve fare il lavoro per ciò che è stato creato, capiamo la situazione estremamente difficile, ma è necessario un tavolo permanente tra il CPI, Comune di Lecce, Imprenditori e Associazioni per un miglior coordinamento e una risposta concreta a chi cerca un lavoro”.
“Quasi il 50% degli intervistati ha avuto problemi con la legge e faticano notevolmente al reinserimento lavorativo – prosegue Benvenuto – Stesso discorso vale per chi problemi con la legge non ne ha mai avuti: nessuna chiamata, nessun colloquio e soprattutto nessuna prospettiva”.

L’amara considerazione

I CPI sono stati “sostituiti” dalle agenzie internali che per la loro stessa sopravvivenza devono fornire utenti alle aziende in cerca di determinati profili professionali – afferma Cristian Benvenuto – Lanciamo questo appello al Sindaco Salvemini nella speranza che possa dare una maggiore attenzione a queste fasce di cittadini spesso “dimenticati”. Un tavolo sarebbe una soluzione”.

Più dura è la reazione dell’Associazione dalla Parte dei Più Deboli, nella persona del presidente, Sandro Barone, “Il CPI di Lecce è scandaloso – dichiara – mai nessuna chiamata, solo un aiuto nella compilazioni di cv e orientamento al lavoro, servizi utili ma non di grande concretezza. Riteniamo inutile e dispendioso avere un ente preposto per la ricerca del lavoro, ma di lavoro nemmeno l’ombra. Chiediamo come associazione che il Centro dell’Impiego di Lecce si attivi per la sua funzione originale, trovare e fornire lavoro ai cittadini. Altrimenti occorre depotenziare il CPI e creare enti preposti alla ricerca funzionale del lavoro”.



In questo articolo: