Sono trascorsi 19 anni dal quel 24 luglio del 2000, quando, nelle acque di Castro, i finanzieri Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola, nel corso di un’operazione di contrasto al traffico di migranti nelle acque del Canale d’Otranto, nelle vicinanze della Grotta della Zinzulusa, si misero all’inseguimento di un gommone albanese dal quale erano appena sbarcate numerose persone. Durante le fasi dell’operazione, rese più rischiose in quanto svolte al buio, i finanzieri persero tragicamente la vita quando gli scafisti albanesi, per evitare la cattura, si gettarono in acqua e, bloccando i comandi, lanciarono la loro potente imbarcazione contro l’unità navale della Guardia di Finanza che fu speronata.
Nella giornata di oggi si è svolta una cerimonia per ricordare il loro sacrificio.
Alla presenza dei parenti; del Comandante Regionale Puglia, Generale di Divisione Vito Augelli; del Comandante Provinciale di Lecce, Colonnello Luigi Carbone; del Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Bari, Colonnello Domenico Di Biase e del Sindaco di Castro, Luigi Fersini è stata deposta una corona d’alloro al monumento che ricorda i due finanzieri Medaglia d’Oro al Valor Civile.
Nel corso della commemorazione un Reparto in armi ha salutato in forma solenne De Rosa e Zoccola.
Dopo la cerimonia presso il monumento, il Cappellano Militare, Padre Tommaso Chirizzzi, ha celebrato una messa di suffragio in loro onore e per tutti i caduti in servizio delle Fiamme Gialle nella Chiesa di Maria Santissima Annunziata.
Gli scafisti albanesi sono stati poi catturati, processati e condannati con sentenza definitiva per omicidio volontario.