
La Chiesa Cattolica nasce a Nicea, cittadina della Turchia, nell’anno 325. Fu l’imperatore Costantino il Grande a volere questo primo grande concilio ecumenico per riunire tutti i vescovi delle chiese dell’intero impero romano e metterli d’accordo attorno ad alcuni fondamentali temi teologici. Il vescovo di Roma a quel tempo era Silvestro.
L’imperatore Costantino, in realtà, non era mosso da interessi spirituali, ma squisitamente politici e la politica era alla base del famoso Editto di Milano con cui l’imperatore faceva decadere il divieto di culto per i cristiani, convertendosi egli stesso alla nuova religione.
Se il Cristianesimo era una realtà ormai presente, riconosciuta e influente, non lo era, invece, la ‘romanità’, ovvero l’insieme delle prerogative ecclesiastiche che solo successivamente avrebbero portato alla centralità del vescovo di Roma e alla nascita del papato.
In assenza di una regìa sovraordinata sul piano ecclesiastico e teologico, e alla mancanza di un’autorita’ gerarchicamente superiore, i vescovi dibattevano duramente con effetti importanti sul piano della dottrina. Ecco perché Costantino, preoccupato per le conseguenze in termini di stabilità dell’impero romano, volle riunire tutti i vescovi per decidere una linea comune.
Silvestro rappresentava in quella sede la chiesa di Roma, non ancora così importante, ma pronta ad acquisire la statura che meritava.
Fu a Nicea che nacque il Credo cristiano come ancora oggi lo conoscono e lo recitano i cristiani e fu a Nicea che venne stabilita la divinità di Gesù figlio di Dio. E sempre da Nicea si avviò il dibattito sulla teologia trinitaria, caratteristica identitaria della Chiesa Cattolica.