Chiese aperte no-stop, turisti e fedeli potranno ammirare cinque “tesori barocchi”

Cinque chiese del centro storico resteranno aperte dalle 9 alle 20 per cinque giorni. Raggiunto l’accordo tra curia e comune di Lecce: l’amministrazione pagherà le ore di straordinario dei custodi.

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Le porte delle Chiese trovate “rigorosamente” chiuse non sono state un bel biglietto da visita per i tanti turisti che, lo scorso anno, avevano scelto di trascorrere le vacanze di Pasqua nel capoluogo barocco. Dover ammirare la bellezza dei luoghi sacri soltanto dall’esterno aveva creato qualche malumore nei vacanzieri a passeggio per le strade del centro storico. Malcontento che aveva influenzato, negativamente, l’immagine di una città a vocazione turistica che punta anche sulla cultura per aumentare il suo appeal.

Tante le soluzioni pensate per cercare di risolvere il problema, ma nessuna si è mai concretizzata. La Claai, ad esempio, aveva proposto di far adottare alla Banche le chiese più “interessanti” per i turisti: «in questo modo – avevano tuonato – dimostrerebbero di amare il territorio».

Quest’anno non sarà così. Grazie ad un accordo sottoscritto tra Palazzo Carafa e la Curia arcivescovile cinque chiese barocche resteranno aperte no-stop per cinque giorni “di festa”.

Finalmente gli ospiti “stranieri” di Lecce potranno ammirare la Cattedrale, la Basilica di Santa Croce e le chiese di San Matteo, Santa Chiara e di Sant’Irene ai Teatini, dalle 9.00 alle 20.00. Le giornate fissate sono quelle del 2 e del 25 aprile, del primo e del 27 maggio (Cortili aperti) e del 2 giugno.

Le cinque chiese, dunque, saranno accessibili in orario continuato grazie alla disponibilità della diocesi e delle parrocchie a mettere a disposizione il proprio personale addetto alla custodia. Il Comune, dal canto suo, devolverà un contributo forfettario per consentire il pagamento delle ore pomeridiane di straordinario. Duemila euro per garantire l’apertura nella fascia oraria in cui si è verificato, negli anni scorsi, un consistente afflusso di visitatori. Il contributo coprirà il rimborso spese manovalanza per giorno festivo (con maggiorazione del 35% per straordinario), consumi utenze idriche ed elettriche, spese pulizia degli ambienti.

Un primo, fondamentale, passo prima di pianificare le aperture in orario continuato anche durante i mesi estivi.

Soddisfatto l’assessore al turismo, Paolo Foresio che ha curato l’accordo con il coordinatore della pastorale delle parrocchie del centro storico, don Antonio Bruno.

“In collaborazione con la Curia Arcivescovile anche quest’anno garantiremo a chi visita Lecce di non restare alla porta davanti all’ingresso delle principali chiese barocche della città nelle ore centrali della giornata ” ha dichiarato Foresio

“Lo facciamo in vista della messa a punto di un programma più strutturato che veda anche l’Università tra i partner e che garantisca risorse e accessibilità al patrimonio culturale della Lecce ‘Città Chiesa’. Abbiamo il dovere di valorizzare ai fini della fruizione culturale il patrimonio di un’epoca che ci ha regalato, oltre alle meravigliose facciate, anche gli splendidi interni del Barocco leccese, le architetture, gli altari e le pitture preziose poste all’interno dei luoghi di culto”.



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