Centro riaperto al traffico nel fine settimana e le vendite tornano su. Ma servono parcheggi

Dopo l’esperimento natalizio, il centro di Lecce torna riaperto al traffico. Commerciati entusiasti per un incremento di vendite. Ma urgono parcheggi.

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C’era grande attesa per il primo fine settimana successivo alle festività di inizio anno in città. Lecce, infatti, si chiedeva come sarebbe stato tornare in centro con le auto dopo l’esperimento dello speciale Piano Traffico varato dall’Amministrazione Comunale per il periodo natalizio.

Ebbene, come sempre, ci sono stati pro e contro. Non si può negare, in prima battuta, i classici disagi da traffico, smog e carenza di parcheggi. Nella serata di sabato, soprattutto, lunghe code di vetture si sono registrate nelle prime ore della serata lungo tutti i principali viali cittadini, con conseguenti disagi per chi cercava disperatamente un parcheggio. Scene che sono mancate nel corso delle settimane precedenti, ma che però hanno fatto sorridere i commerciati del centro. Loro, i principali scettici del Piano Traffico voluto dal sindaco Salvemini, nel corso dell’ultimo weekend hanno registrato una impennata di vendite.

Commercianti di nuovo entusiasti

Parlando stamane con qualcuno di loro, infatti, si percepiva un umore diverso: gli acquisti erano saliti e anche ieri sera nella movida c’era decisamente più movimento rispetto alla domenica precedente. “Sì, abbiamo notato più gente – commentano – segno che il calo di vendite natalizie registrate nei nostri esercizi non era dipeso solo decrescente potere d’acquisto da parte dei consumatori”.

Tornano le vendite, insomma, ma restano i disagi alla circolazione. Lecce, al momento, non riesce a contemperare le due esigenze. “Va bene la chiusura del centro storico – ci spiega un esercente di Piazza Sant’Oronzo – ma con raziocinio. Si può anche chiudere h24 la ZTL, ma i grandi viali devono restare percorribili. Via XXV Luglio, ad esempio, per noi è vitale”.

L’impressione, dunque, è che la nota davvero dolente della viabilità leccese sia rappresentata dalla carenza di parcheggi. Ne servono di nuovi, ne servono di tanti. È tempo di liberare aree in disuso, ripensare il sistema di parking e di interscambio: prima di chiudere, cioè, è necessario ripensare totalmente la mobilità.



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