
Nei giorni scorsi presso il Dipartimento della Polizia di Stato, si è svolto un incontro presieduto dal Capo della Polizia Prefetto Vittorio Pisani, che ha avuto per oggetto il nuovo assetto organizzativo dei Reparti Prevenzione Crimine, progetto che prevede la soppressione di alcuni di questi Uffici strategici per il controllo del territorio.
Tra quelli individuati per la chiusura è incluso anche quello di Lecce, nonostante quest’articolazione, sin dalla sua istituzione, si sia sempre distinta per la sua efficace azione di contrasto alla criminalità.
Ancora una volta il Segretario Generale di Lecce Mirko Bray, torna a ribadire la ferma contrarietà di tutto il Siulp, ad ogni forma di arretramento dello Stato e lo fa rivolgendo un appello trasversale a tutti gli esponenti politici salentini affinché quest’ultimi, per il bene dei cittadini, possano avviare ogni azione utile a contrastare il concretizzarsi dell’ennesimo colpo di scure nei confronti del sistema sicurezza del nostro territorio.
“E’ fondamentale che non avvenga alcun arretramento perché ciò significherebbe lasciare spazi alla criminalità, soprattutto a quella parte di essa che da sempre è alla ricerca del consenso sociale intercettandolo tra i giovani e le fasce meno abbienti. Il
Siulp è il primo sindacato della Polizia di Stato sia in termini di rappresentatività che di esperienza politico-sindacale, motivo per cui siamo ben coscienti che il termine riorganizzazione in passato è stato più volte abusato per camuffare il vocabolo più attinente, ossia ‘chiusura’”, ha affermato.
“In particolare – prosegue – in questa Provincia tale concetto si è concretizzato attraverso la soppressione di importanti servizi, come a esempio il Poliziotto di Quartiere, la Squadra Nautica e la Motovolante. Il tempo ha dato dei giudizi impietosi su tali decisioni, sancendone la miopia e la mancanza di vere prospettive sul fronte della sicurezza”.
Errori che si rischia di replicare anche in questi giorni, in quanto verrebbe cancellata, ancora una volta, un’intera articolazione, la quale, stante l’attuale esiguità degli organici, si rende particolarmente necessaria in virtù delle sue peculiarità di impiego, ovvero il dinamismo e la celerità. Ciò significa avere degli operatori sempre pronti a spostarsi sia sull’intero territorio nazionale ma soprattutto, sull’intero territorio salentino, in ausilio del personale stanziale, circostanza vitale in occasione di particolari recrudescenze della criminalità, o per rafforzare le operazioni di soccorso pubblico in occasioni di qualsiasi calamità, oppure per supportare l’esecuzione di particolari attività di Polizia Giudiziarfia
“Il nostro timore è che dietro questa incomprensibile ipotesi in realtà si celino ragioni molto meno nobili, dal profilo ragionieristico, ovvero razionalizzare la spesa non gli organici. Anche qui subentra la lungimiranza sindacale del sindacato, che da sempre sostiene che la sicurezza debba essere registrata nella voce degli investimenti e non in quella dei costi. La nostra speranza è di riuscire a ridestare la memoria di quanto accaduto in passato in questa terra e dello sforzo prodotto dalla Polizia per estirpare da essa la Sacra Corona Unità, portando la società salentina ad essere resiliente ad ogni forma di Mafia. Per questo motivo abbiamo organizzato una tavola rotonda attorno alla quale discuteremo di sicurezza e della cronica carenza degli organici di tutti gli Uffici della Polizia di Stato di questa provincia. Ne parleremo insieme al Sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone, all’Assessore con delega alla Sicurezza Giancarlo Capoccia, al Presidente della Provincia Stefano Minerva ed a tutti i Parlamentari di ogni compagine politica che siano espressione di questo territorio ed ai Sindaci delle località in cui sono stanziati i Commissariati.
L’incontro si terrà dalle ore 9.30 del 24 marzo presso le Officine Cantelmo, al termine dei lavori chiederemo di essere ricevuti dal Prefetto di Lecce Natalino Manno, nell’augurio che lo stesso potrà cogliere l’urgenza di quanto emergerà dal tavolo, per riportarlo ad ogni livello nell’intento di concretizzare un reale ripianamento degli organici della Polizia di Stato leccese, scongiurando contestualmente la perdita di un’articolazione vitale per il presidio del territorio salentino”.