Chiusura dell’Ufficio Postale di Frigole, la battaglia per riaprirlo continua a suon di numeri

Non si arrendono i cittadini di Frigole e del litorale che continuano a battersi per riavere l’Ufficio Postale, chiuso nel 2012.

Sono passati esattamente sette anni da quando Poste Italiane decise di chiudere le porte dell’Ufficio Postale di Frigole. Da allora, gli abitanti della marina di Lecce, riuniti in un comitato, continuano a mobilitarsi per la riapertura.

Non è solo una questione di servizi “persi” che hanno creato numerosi disagi, ma di attenzione per una comunità che si sente abbandonata. Non ci sono solo “seconde case” – animate d’estate e disabitate il resto dell’anno – ma famiglie vere, anziani e pensionati che hanno vissuto la decisione come un segnale di impoverimento, dato che l’ufficio serviva la popolazione di tutto il litorale.

L’ultima battaglia si è consumata nei giorni scorsi, quando alcune associazioni hanno inviato all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) un ricorso, sottolineando come le norme impongono a Poste Italiane di garantire la presenza di un ufficio postale nei centri abitati, distanti dalla città più di 6 Km, che abbiano una popolazione che superi il 2,5% degli abitanti del Comune. Era scritto nero su bianco nella Legge di “privatizzazione”. Questione di numeri, insomma, che potrebbero fare la differenza.

La risposta non si è fatta attendere. Ammettendo la propria competenza sull’argomento, Agcom ha rigettato il ricorso, ma le motivazioni del niet, scritte nero su bianco, hanno fatto storcere il naso alla comunità. Nella replica dell’Autorità si legge che “la piccola frazione del Comune di Lecce conta meno di 500 abitanti. Inoltre l’ufficio postale, chiuso nel dicembre 2012, effettuava in media 2 operazioni al mese per i servizi postali e nel territorio del Comune di Lecce sono attivi ben 10 uffici postali”. In soldoni, era inutile.

Informazioni che non rispecchiano la realtà secondo le associazioni che hanno risposto fornendo dati incontrovertibili.

Per prima cosa è stata allegata la certificazione dell’Ufficio elettorale del Comune di Lecce riguardante il numero degli aventi diritto al voto delle tre sezioni ubicate presso la scuola elementare della marina. Un modo per contare i residenti del litorale. Secondo le associazioni, gli iscritti nelle liste elettorali si ferma a quota 3.145, senza contare ovviamente i minori di 18 anni.

Sono stati, inoltre, forniti i dati di alcuni tabulati dell’Ufficio Postale, riguardanti l’attività complessiva del 2012, l’anno della chiusura. Anche in questo caso i numeri di Agicom sono stati smentiti: si svolgevano 80 transazioni medie giornaliere da parte di una domanda di circa 45 clienti giornalieri. Venivano effettuati, inoltre, circa 7 prelievi giornalieri da libretto. L’ufficio pagava 250 pensioni mensili, di cui 74 accreditate su cc, 161 accreditate su libretti risparmio e 15 pagate direttamente allo sportello. I correntisti erano 250, i conti in essere 181, librettisti esclusivi 644, libretti in essere 777, investitori 90.

«I dati – si legge nella nota a firma delle Associazioni – sono enormemente distanti dalle 2 operazioni al mese dichiarate da Poste Italiane, probabilmente forniti per giustificare la chiusura». Per questo è stato chiesto ad Agcom di riconsiderare la propria valutazione e di invitare Poste Italiane a rispettare le norme richiamate nel ricorso ed aprire un proprio ufficio a Frigole.

Per la comunità del Litorale l’Ufficio Postale è uno dei servizi prioritari.



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