«La circonvallazione di Lecce non è sicura per i pedoni», Lidia Faggiano interroga l’Amministrazione

La consigliera comunale del Pd interpella il Sindaco per sapere cosa farà l’amministrazione sia in termini di prevenzione che in termini di repressione

La Circonvallazione non è sicura, soprattutto per i pedoni. E così la consigliera comunale del Partito Democratico Lidia Faggiano prende carta e penna per presentare un’interpellanza al sindaco di Lecce Carlo Salvemini al fine di sapere quali iniziative adotterà l’amministrazione proprio per limitare la pericolosità di quella importante arteria sia in termini di prevenzione che in termini di repressione delle ripetute violazioni del codice della strada che mettono in serio rischio la sicurezza dei pedoni e quella degli altri utenti della strada.

«Alcuni tratti – scrive la consigliera di maggioranza – presentano strisce pedonali completamente logore e scarsamente visibili  come, ad esempio, in viale Marche dove anche la mancanza dello spartitraffico centrale aggrava la vulnerabilità dei pedoni.  Nondimeno va citato Viale Leopardi, già corredato di un efficace dosso di rallentamento, tuttavia risente paradossalmente della presenza dell’impianto semaforico con l’aumento dell’andatura di incauti automobilisti in concomitanza del segnale verde, specialmente nella corsia nord, incidendo negativamente sul grado di pericolosità del primo attraversamento pedonale prossimo alla Banca Bcc. Già nel passato tale attraversamento, sovente scena di incidenti, era stato oggetto di interventi per il miglioramento della visibilità delle aree zebrate attraverso vernice rossa che ne evidenziasse la presenza, attualmente rimossa con l’ultimo intervento manutentivo».

Una storia particolare quella della Circonvallazione leccese che riveste un ruolo di grande importanza nel contesto urbano cittadino non solo come congiunzione tra i vari quartieri posti al suo esterno ma anche come collegamento tra gli stessi e il centro cittadino.

«Realizzata negli anni ‘60 come struttura viaria periferica – scrive la Faggiano nella sua interpellanza – nel corso degli anni, con lo sviluppo urbanistico della città, la Circonvallazione ha assunto un ruolo di centralità nella mobilità cittadina sia veicolare che pedonale. Sebbene la realizzazione delle tangenziali abbia alleggerito il traffico con destinazioni extraurbane, i notevoli flussi suggeriscono oggi una riflessione sulla mitigazione dei fattori di rischio a tutela di veicoli e pedoni».

Il fatto è che l’ampiezza delle corsie della Circonvallazione sembra essere al tempo stesso un punto di forza e di debolezza del sistema viario cittadino. Se da un lato, infatti, quell’ampiezza consente lo scorrimento di grandi volumi di traffico che nei momenti di punta costringono a base velocità di transito, nelle ore di minor affollamento veicolare, invece, quei viali rischiano di diventare autentici rettilinei di piste automobilistiche da imboccare a velocità sostenuta. Con tutto ciò che ne deriva in termini di sicurezza.

Salvemini
Ph. Mattia Maniglio

Lidia Faggiano riconosce l’impegno della Giunta come l’intervento realizzato in Viale De Pietro con l’utilizzo della tecnologia Smart Street – Salva Pedone, tuttavia pensa che ciò non basti e sprona l’Amministrazione a fare di più.



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