‘Il carrello della spesa registra ormai una crescita record’, la preoccupazione della Cisl di Lecce nel Consiglio Generale

Si è svolto presso Torre del Parco, a Lecce, il Consiglio Generale della Cisl. Gli interventi di Ada Chirizzi, Antonio Castellucci e Angelo Colombini, Segretario Confederale Nazionale con delega all’Energia, all’Ambiente e allo Sviluppo del Territorio.

E’ un Consiglio Generale che esprime preoccupazione quello della Cisl di Lecce, l’evento assembleare che si è tenuto oggi alla presenza del Segretario Generale della Cisl di Lecce Ada Chirizzi, del Segretario Generale della Cisl di Puglia, Antonio Castellucci e del Segretario Confederale Nazionale Cisl con delega all’Energia, all’Ambiente e allo Sviluppo del Territorio, Angelo Colombini. Preoccupazione per la china che la questione energetica sta prendendo e che si sta riverberando sull’economia del territorio. Di ieri la notizia che un importante gruppo imprenditoriale del settore dell’accoglienza, Caroli Hotels, dinanzi ai costi in bolletta, ha scelto di chiudere, mandando a casa 300 dipendenti. Una scelta obbligata e certamente dolorosa, come quella alla quale stanno pensando tanti imprenditori. Il tutto alla luce di un nuovo governo, quello a guida Giorgia Meloni, che ancora si deve insediare e di uno in carica per gli affari correnti, guidato da Mario Draghi, impeganto a costringere l’Europa in una battaglia comune finalizzata a convergere sulla necessità del ‘tetto’ alle tariffe del gas. Una convergenza che fa i conti con gli egoismi, come quello della Germania, che ha scelto di andare da sola temendo il default del proprio sistema produttivo.

“Occorrera fare presto –  ha detto nella sua relazione Ada Chirizzi – perché tempi e scadenze della legge di bilancio e riforme sono drammaticamente compressi.
E perché le condizioni di vita di milioni di lavoratori e pensionati richiedono interventi di urgenza. Siamo nel pieno di una crisi energetica e di caro vita che sta letteralmente travolgendo la vita di imprese e famiglie. Le stime preliminari dell’Istat sull’inflazione di settembre segnano un altro aumento che porta il valore ad attestarsi sull’8,9 %. La crescita su base mensile è dello 0,3%.’.

E le preoccupazioni crescono ancor di più visto che al caro bollette si affianca drammaticamente l’aumento dei costi dei generi di prima necessità, a cominciare da quelli alimentari.

“E’ il carrello spesa – prosegue Chirizzi – a registrare la crescita record dell’11% (si tratta del valore più alto dal luglio 1983). Questa rilevazione evidenzia che nel mese non sono i beni energetici a spiegare la nuova accelerazione dell’inflazione, ma sono soprattutto i beni alimentari (sia lavorati sia non lavorati) seguiti dai servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, in un quadro di crescenti tensioni inflazionistiche che stanno attraversando quasi tutti i comparti merceologici’.

E se i problemi sono grandi a livello internazionale e nazionale, corrono il rischio di diventare giganteschi a livello locale. Perchè, come sempre succede, sono proprio le economie periferiche e le economie strutturalmente deboli a pagare le conseguenze più gravi.

‘I rischi che corre anche l’economia della nostra provincia – conclude il Segretario Generale della Cisl di Lecce – sono quelli della interruzione energetica e dei costi eccessivi che rischiano di erodere la competitività delle nostre aziende, con un pesante ritorno sui livelli occupazionali. Basti pensare alla contrazione del 3.5% del settore manifatturiero salentino , con ben 194 attività in meno (da 5430 a 5236 – dati Studio Aforisma)’.

Al Governo che verrà Angelo Colombini ha chiesto una politica energetica degna di questo nome e un’attenzione vera per le imprese e per le famiglie: ‘Basta con l’ideologia che fa da pilota automatico alle scelte politiche anche nel settore dell’energia. Vanno rilanciati gli investimenti su nuovi approvvigionamenti del gas. La drammatica crisi che stiamo vivendo dimostra che i ‘no’ pregiudiziali non sono più sopportabili, non si scherza con il futuro di un intero Paese’.

‘Rispetto alle criticità che stiamo vivendo – ha detto Antonio Castellucci – non c’è un domani, ci deve essere un oggi. Il futuro della Puglia ce lo giochiamo sulla declinazione della parola lavoro. Tutti i tentativi devono essere esperiti, tutte le strade devono essere percorse, tutti i fondi devono essere spesi’.



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