Colata di asfalto davanti al Teatro Apollo: sit-in di protesta e raccolta firme per ‘fermare lo scempio’

Sit-in di protesta quella mattina ai piedi del Teatro Apollo, dove alcune associazioni hanno allestito una raccolta firme per dire ‘no’ al basolato realizzato in asfalto. ‘Siamo qui – spiega Gianni Binucci – per vigilare ed evitare altri scempi nei prossimi giorni’.

Sono giorni che ormai in città non si parla d’altro: la colata di asfalto sul basolato antistante al Teatro Apollo ha fatto infuriare i più. A circa un mese dalla riapertura del glorioso palcoscenico (un vero e proprio pezzo di storia di Lecce) monta così una nuova polemica: era necessario – si chiedono in molti – imbruttire questo Teatro di rara bellezza con un manto nero di asfalto proprio davanti al suo ingresso?
 
La domanda, a pensarci bene, è più che lecita: anni e anni di progetti, di fondi stanziati e di cantiere, la facciata promette bene (e gli interni anche, a dire il vero) ma poi a rovinare tutto potrebbe essere proprio il ‘carpet’ di ingresso, in pratica il suo biglietto da visita.
 
Ecco allora che oggi la neonata associazione  “Quelli delle passeggiate culturali a Lecce” ha deciso di allestire una protesta pacifica proprio ai piedi del Teatro. Un vero e proprio sit-in in Piazzetta De Cristoforis, dove gli organizzatori hanno predisposto anche alcuni banchetti per una raccolta firme di formale protesta. Presente anche il Consigliere Comunale del Partito Democratico Paolo Foresio.
 
‘La nostra mission prioritaria – afferma Gianni Binucci, Presidente dell’associazione culturale – è innanzitutto l’interesse collettivo e pubblico rivolto ai tantissimi monumenti della città e non solo. Da tempo teniamo d’occhio ciò che è stato riportato alla luce dopo anni di restauro e sorvegliamo sulla manutenzione degli stessi. E proprio perché l’interesse verso il patrimonio culturale della città è elevato, gli stessi amanti e appassionati della storia della città mi hanno convinto e aiutato a realizzare questa nuova realtà associativa. La recente posa di asfalto che il Comune ha deciso di realizzare nei luoghi antistanti al Teatro Apollo e al castello Carlo hanno suscitato, da subito, malcontento generale cittadino tanto da sentirmi coinvolto personalmente come portavoce dello stesso’.
 
Dunque, insieme ad altre associazioni e movimenti leccesi, “Quelli delle passeggiate culturali a Lecce” ha messo su la simbolica protesta, il tutto ‘per evitare altri scempi che potrebbero essere messi in atto nei prossimi giorni’, spiegano ancora gli organizzatori.
 
Due i momenti di dissenso organizzati:  il primo in mattinata, fino alle ore 12, mentre il secondo inizierà alle ore 18 per concludersi alle 20. ‘La vera arte della memoria storica – conclude Binucci –  è l’attenzione. E il cittadino ha il sacrosanto dovere di preservare il ricordo e la memoria degli uomini e dei monumenti che hanno contribuito a scriverla e a raccontarla ed ha soprattutto il diritto di tutelarla’.
  
Sulla questione, ad ogni modo, è intervenuto lo stesso sindaco Paolo Perrone, il quale ha affidato alla sua Pagina Facebook le spiegazioni del caso: ‘le critiche mosse all'asfalto intorno al Teatro Apollo – si legge – non hanno ragion d'essere. Non avrebbe avuto senso realizzare il basolato con il cantiere del teatro ancora aperto e i lavori in corso nel Castello. È evidente che, una volta ultimato il cantiere, attiveremo immediatamente i lavori per la realizzazione del basolato per cui abbiamo già provveduto al finanziamento.
 
L'intervento è delicato e necessiterà di qualche mese di tempo. La domanda che ora rivolgo è: avremmo dovuto inaugurare l'Apollo con il vecchio asfalto e le buche? O forse è stata una scelta di buon senso ripararlo in attesa che si possa stendere il basolato definitivo? Se un appunto è necessario farlo, questo andrebbe rivolto piuttosto ai progettisti, gli stessi che oggi si lagnano e che potevano prevedere almeno una fascia di basolato all'ingresso nel loro progetto.  
 
L'inaugurazione dell'Apollo è un importantissimo traguardo per la città e i bislacchi tentativi di rovinarci la festa non ci toccano:  qualcuno fa di queste polemiche il punto di forza di una campagna elettorale evidentemente povera di altri contenuti. Ci dispiace per loro’.



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