
“Come l’arancio amaro” è un libro che incanta sin dalle prime pagine, trasportando il lettore in un viaggio che appassiona e che ha come sfondo la Sicilia, una terra aspra e meravigliosa, ricca di tradizioni e contraddizioni. Milena Palminteri, con una scrittura elegante e coinvolgente, intreccia le storie di tre donne, Nardina, Sabedda e Carlotta, legate da un filo rosso che si svela alla fine, quando tutti i pezzi del racconto trovano il loro posto.
Nardina, pallida e sofisticata, costretta a rinunciare ai suoi sogni per quel ruolo di moglie e madre che non sente di appartenerle. Sabedda, selvaggia e fiera, lotta per la sua indipendenza in un mondo che la vuole sottomessa. E Carlotta, orgogliosa e determinata, che sfida le convenzioni sociali per diventare avvocato in un’epoca, tra gli anni ’20 e gli anni ’60 del Novecento, in cui il destino delle donne sembra già scritto.
Le loro vite si intrecciano tra amori, dolori, segreti e scelte difficili, sullo sfondo di una Sicilia che Milena Palminteri dipinge come un affresco vivido e appassionante. Una terra che racconta un ‘era’ dove da sempre tutto cambia per rimanere immutato. E lo fa attraverso la voce delle tre protagoniste che, ognuna a modo suo, incarna la forza e la resilienza delle donne. Cosa hanno in comune lo si scoprirà pagina dopo pagina fino all’ultimo capitolo, quando il fiore bianco dell’arancio amaro emanerà, finalmente, il profumo della libertà.
La scrittura di Milena Palminteri è intensa e coinvolgente, ricca di sfumature, capace di trasportare il lettore nel cuore della Sicilia, tra i suoi profumi, i suoi colori e le sue atmosfere uniche. L’uso del dialetto siciliano, sapientemente dosato, rende la narrazione ancora più autentica e suggestiva.
In un mondo dove le parole sembrano spesso sbiadire, “Come l’arancio amaro” di Milena Palminteri” è un romanzo capace di toccare corde profonde nell’animo umano, che parla al cuore delle donne, che le invita a non arrendersi mai, a lottare per i propri sogni e a non dimenticare le proprie radici.