A dieci anni dalla scomparsa in Afghanistan, Miggiano ricorda il caporal maggiore Luca Valente

Il 20 febbraio del 2012 tre militari italiani in missione in Afghanistan perdevano la vita in un grave incidente. Tra loro il salentino Luca Valente. Le parole del sindaco della sua Miggiano.

Il 20 febbraio del 2012 tre militari italiani impegnati in missione in Afghanistan perdevano la vita in un grave incidente stradale. Tra questi, insieme a Francesco Currò e Paolo Messineo, c’era il caporal maggiore scelto salentino Luca Valente, un giovane di 28 anni, nato a Gagliano del Capo ma residente a Miggiano.

I tre militari erano tutti appartenenti al 66esimo Reggimento Fanteria “Trieste”, di stanza a Forlì. Il mezzo su cui viaggiavano era impegnato in una delicata attività tesa a recuperare una unità bloccata dalle avverse condizioni meteo nei pressi della località di Shindand. Purtroppo il grave incidente non permise ai tre giovani di portare a termine la loro missione, che sempre sono rimasti nella memoria di tutti per il grande entusiasmo con cui svolgevano il proprio mestiere di militare dell’Esercito Italiano e per la loro fede nei valori per cui indossavano la divisa.

Nel decimo anniversario della scomparsa, la Città di Miggiano ha voluto ricordare Luca Valente. Parole toccanti quelle espresse dal primo cittadino Michele Sperti nella manifestazione di commemorazione: “Ricordare non è solo un dovere, ma è un’esigenza di una comunità che sente ancora più vicino un figlio che non c’è più.
Alle istituzioni soprattutto corre l’obbligo di rinnovare quel sentimento di rispetto e gratitudine a questo giovane uomo che ha reso onore al suo paese e orgoglio alla sua famiglia, a cui andrà sempre un pensiero commosso e profondo. Luca, nell’ossequiosa osservanza del nostro dettato costituzionale “ripudiava la guerra” e questo per lui si traduceva nella ferma volontà di adoperarsi in prima linea nelle missioni internazionali, quali strumenti a servizio della pacifica convivenza tra i popoli. Grazie Luca per la tua testimonianza e per il tuo sacrificio. La tua Miggiano, che ha ricevuto da te un fulgido esempio, te ne sarà grata per sempre”.



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