
Sanità in Puglia, è possibile cambiare il nostro Sistema Sanitario? È la domanda che si pone l'associazione culturale e giovanile "CarpeDiem" che nella giornata di oggi, presso la Sala Giunta di Palazzo Carafa ha dato vita a un incontro con gli organi di informazione allo scopo di illustrare le proposte finalizzate a stimolare il Governo Regionale sulla tematica in questione, individuando ciò che non funziona e, soprattutto, ponendo all'attenzione di "Via Capruzzi" una serie di iniziative innovative per il futuro.
Integrazione tra sistema pubblico e privato, coordinamento tra le varie strutture sanitarie, maggiore efficienza con l'aggiornamento strumentale in linea con l'innovazione tecnologica, un secco NO alla chiusura indiscriminata degli ospedali, maggiore autonomia dalla politica delle strutture e incentivi alle strutture in base agli obiettivi raggiunti. Queste le proposte illustrate oggi in conferenza stampa.
“Un progetto ambizioso, ma quando si parla di tali argomenti l'ambizione non ci manca”, ha affermato il presidente dell’associazione Carpe Diem, Giorgio Pala.
“Dopo la presentazione lo scorso dicembre di un opuscolo in materia di alimentazione e prodotti tipici, oggi una nuova iniziativa in ambito di sistema sanitario pugliese. Abbiamo formulato una serie di proposte in materia di sanità che finiranno direttamente sulla scrivania del Presidente Emiliano. Si è realizzata una brochure e abbiamo avuto il supporto di alcuni consiglieri regionali e dell'amministrazione comunale nella persona della Sindaco Perrone. Grazia all'ausilio di alcuni esperti in materia nella prima parte si sono individuate le carenze e poi, nella seconda, formulato in maniera sintetica una serie di proposte atte al miglioramento del sistema”.
“Grazie a Carpe Diem e a chi ha partecipato alla redazione della brochure. Il progetto, come detto prima, è ambizioso. Se un'associazione di giovani che aggredisce un argomento simile c'è un motivo: quello di persone e in questo caso di ragazze e ragazzi, che vogliono dire la loro affrontando questioni che ognuno sente sulla propria pelle”, ha invece dichiarato nel corso del suo intervento il primo cittadino di Lecce, Paolo Perrone. “Stiamo attraversando una fase delicata del nostro vivere sociale, una disaffezione verso la politica è verso chi ha responsabilità, con un atteggiamento di dura critica. Oggi Carpe Diem fa critica costruttiva, dimostrando che ognuno può dare nel suo piccolo un contributo. La nostra regione soffre del fatto che la sanità si è ridotto una sorta di battaglia ideologica. Le questioni vere sono state sottratte a discapito un dibattito non scevro da posizioni ideologiche e questo ha penalizzato il comparto. Se ci troviamo adesso in una situazione che rispetto a dieci anni fa ha fatto una regressione è stato a causa di questo e tali problemi devono essere affrontati senza preconcetti. Da sindaco e responsabile sanitario locale sono preoccupato da come Emiliano ha fatto iniziare il suo percorso. Sappiamo che c'è un piano di riordino custodito in un cassetto di cui i cittadini non sono a conoscenza. Mi auguro che non ci siamo scelte atte a favorire il reuccio di turno perché gli aggiustamenti con fini politici non servono a nulla”.
È stata poi la volto del consigliere regionale Saverio Congendo: “È doveroso cambiare il sistema sanitario ed è importante che un'associazione giovanile si occupi di una questione così vitale. Se i giovani si interessano di questo argomento significa molto. Siamo ancora alla ricerca di un modello sanitario che manca dal 2003, quando fu emanato un piano sul quale si scatenò una battaglia polita sterile. Con Vendola c'è stata una pseudo riforma dettata dal fatto che si era sforato il patto di stabilità, una riforma ragionieristica solo per rientrare dalle enormi spese. Anche Emiliano ha fondato la sua campagna elettorale su questo argomento, ci aspettavamo un cambio di rotta, ma ancora oggi cincischiamo senza conoscere quali siano i programmi. Il neo governatore ha detto di voler tenere la delega per sé allo scopo di sottrarla alla politica, ciò significa che non era soddisfatto degli ex assessori al ramo, nonostante fossero quasi tutti esponenti del suo partito. Un sacco di posti sono stati tagliati e c’è stato un incremento di tasse aggiuntive pari a 250/300 milioni dal 2008 al 2016. Oggi ci troviamo con 22 ospedali chiusi senza che fosse attività vara la cosiddetta sanità di territorio che doveva sopperire alla loro chiusura”.
Ultimo a prendere la parola Luigi Manca, componente della Commissione Sanità di “Via Capruzzi”: “Il 90% delle risorse sono spese in sanità, ciò significa che dovremmo avere i migliori servizi al mondo, ma in realtà, fino all'anno scorso, eravamo penultimi, adesso siamo quartultimi e dovremmo scendere nuovamente, questo significa che i denari sono stati spesi male. Vendola ha smantellato gli ospedali senza avere un progetto chiaro. Emiliano ha fatto il riordino, ma nessuno lo conosce, consiglieri regionali della maggioranza inclusi. Da mesi mi batto sulla qualità del sistema; nel 2015 5.000 pugliesi si sono fatti operare fuori regione è ciò ha comportato 50 milioni dati a regioni che non ne hanno bisogno. Il nostro obiettivo è quello di fare in modo che ciò si riduca potenziando le strutture e creando posti di lavoro. L’ex governatore ha inventato i primari a scavalco coloro che dirigono il reparto in più di una struttura ed è stato un danno. Ho fatto un’interrogazione nella quale chiedo il perché, a oggi, il Vito Fazzi non abbia ancora il primario di chirurgia, inoltre, ho proposto che le Asl monitorino il personale per conoscere a tempo debito quando un primario andrà in pensione e iniziare da quel momento a preparare il concorso per il successore. Non bisogna essere populisti e dire No a prescindere agli accorpamenti, però questi devono essere fatti in maniera seria. Come primo passo, infatti, si guardi la struttura e questo è il primo input per compierli evitando i campanilismi”.