A Natale, si sa, le iniziative di beneficenza e gli eventi charity si moltiplicano e le occasioni per essere vicini a chi ha bisogno di aiuto sono veramente tante. Il Natale non è, però, solo il 25 dicembre. Natale dev’essere sempre. Guardiamoci intorno e vedremo che la sofferenza, il dolore e le necessità continuano ad esserci anche dopo aver disfatto l’alberello e riposto nella sua scatola il presepe.
Un’associazione emblema di bontà
Leccenews24.it ha incontrato Don Gianni Mattia, cappellano dell’Ospedale Vito Fazzi, fondatore e presidente della Onlus “Cuore e Mani aperti verso chi soffre”. Lo incrociamo nelle corsie del nosocomio leccese e capiamo subito che il suo cuore è grande e che la sua bontà è piena di dignità e spessore. Un uomo speciale che riconosce la sofferenza nell’altro e che sa soccorrerla.
Ci accoglie con un sorriso e ci accompagna in una coloratissima stanza piena di smile e traboccante di amore per i più piccoli. In un angolo, i regali pronti per essere donati a quei bambini costretti a trascorrere il Natale tra le mura dell’ospedale.
La onlus “Cuore e Mani aperte verso chi soffre”, a Lecce e in provincia, ha già lasciato un segno tangibile della bontà contagiosa di don Gianni e dei tanti volontari che ne sono il fulcro.
Dal 2001, il Fondo di Solidarietà Permanente, costituito l’anno precedente presso il “ Vito Fazzi” (per effetto del quale i dipendenti della struttura ospedaliera che sceglievano di aderirvi, autorizzavano la detrazione dalla propria busta paga di un importo prefissato per permettere al Comitato di Gestione del Fondo di rispondere concretamente alle esigenze più impellenti dei degenti e dei loro familiari) è confluito nell’Associazione vera e propria che ha assunto, da quel momento, la denominazione di “Cuore mani aperte verso chi soffre”.
La mission dell’Associazione è tutta nel nome: il “cuore verso chi soffre” è la vicinanza morale e il sostegno spirituale nei confronti di quanti sperimentano su di loro il dolore fisico e quello psicologico della malattia; le “mani” nel senso di aiuto concreto nei confronti di quanti, già provati dalla malattia, necessitano anche di un sostegno materiale.
Vicino ai bambini
Tantissime le iniziative realizzate in questi anni da parte di don Gianni e dall’Associazione “Cuore e Mani aperte verso chi soffre”. La Casa dell’Accoglienza, lo Spazio Benessere, un Centro Ascolto. E un’attenzione costante verso i più piccoli. La clownterapia, la ludoteca donata al nascente reparto di Chirurgia Pediatrica, la stanza per la risonanza magnetica trasformata nel Mondo di Nemo, il parco giochi inclusivo donato alcuni giorni fa alla città di Lecce sono solo alcune delle attività portate a compimento dall’Associazione.
Ma tra i tanti sogni di Don Gianni, il progetto più importante si è concretizzato nella “Bimbulanza”.
La Bimbulanza arriva in aiuto di quei piccoli che, in condizioni di salute gravissime, hanno la necessità di raggiungere centri specializzati lontani. Per loro vengono organizzati dei veri e propri “viaggi salva vita” con la Bimbulanza.
Gli autisti del mezzo svolgono il proprio servizio in regime di volontariato. La maggior parte di essi appartiene all’Arma dell’Aeronautica. Il mezzo è dotato di tutte le strumentazioni sanitarie per garantire il viaggio in sicurezza, incluso un respiratore e un’incubatrice nei casi di trasporti di bambini prematuri.
La Bimbulanza, ad oggi, ha percorso più di 170.000 km e per ragioni di sicurezza è necessario sostituirla con un mezzo nuovo. Da qui l’appello di Don Gianni ai nostri microfoni per sollecitare la sensibilità dei tanti salentini che con un piccolo gesto possono rendere grande questo sogno regalando una Bimbulanza 2.0 alla comunità.
Quanta bellezza nell’Associazione “Cuore e Mani aperte verso chi soffre”
Il prossimo appuntamento è per venerdì 22 dicembre presso l’Aula Riunioni della Direzione Sanitaria dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Qui si terrà la conferenza stampa di presentazione e la cerimonia di consegna di una Ludo Barella al reparto di Pediatria.
Il sogno più grande di Don Gianni? Riuscire a colorare tutta la Pediatria. Ogni stanza, ogni suppellettile, ogni particolare dovrà avere il colore dell’ottimismo e dell’allegria.
Don Gianni ci saluta con una stretta di mano che trasmette tutta la forza e la voglia di fare di chi non si arrenderà nemmeno questa volta.
E noi, del resto, siamo certi che anche questo bellissimo sogno non potrà non trasformarsi presto in realtà.
