La Banda Musicale della Polizia di Stato conclude il Progetto “Dire Fare Cambiare – I ragazzi la memoria e l’impegno”, l’iniziativa finalizzata a sensibilizzare i giovani sul tema della “legalità responsabile” e sviluppare una cittadinanza consapevole, con l’intenzione di promuovere l’avvicinamento alle Istituzioni nel rispetto delle regole e dei valori della solidarietà e del coraggio e fortemente voluta da Questura di Lecce, in collaborazione con l’Ufficio Territoriale Scolastico provinciale, l’Associazione “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, l’Associazione “Nomeni per Antonio Montinaro”, la Fondazione “Don Tonino Bello”, la Fondazione antimafia sociale “Stefano Fumarulo”, il “Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le arti e la cultura”, che ha preso il via lo scorso 22 gennaio con una serie di eventi.
Appuntamento questa sera, alle ore 20:30, in Piazza Duomo a Lecce, alla presenza, tra gli altri del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del Capo della Polizia di Stato – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Vittorio Pisani. L’evento, trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook della Questura.
“Questa è la tappa finale, o forse intermedia, di un progetto che abbiamo portato avanti come Questura di Lecce e che è rivolto alla memoria, ma soprattutto ai giovani”, ha affermato il Questore di Lecce Vincenzo Massimo Modeo.
“Ci siamo sempre più resi conto che a lavorare con i ragazzi, interloquire con loro e lavorare sulle piattaforme che utilizzano, è qualcosa si essenziale in questo periodo. Se pensiamo che i punti di riferimento quali possono essere famiglia, scuole o altro, sono meno presenti rispetto alle generazioni precedenti è il momento di scendere sempre di più in campo come Polizia di Stato con il motto ‘Esserci sempre’. Voglio ringraziare tutti i partner che ci sono vicini, coloro che hanno permesso che questo progetto potesse andare avanti e che hanno contribuito a realizzare questa splendida serata”
“La cosa più normale che il Vescovo possa fare è quella di accogliere nella Chiesa Diocesana la comunità cittadina che si interfaccia con la Chiesa e il Vescovo che Pastore è se non accoglie?, se non chiama, se non discute, se non si confronta?”, sono state, invece, le parole dell’Arcivescovo di Lecce Mons. Michele Seccia.
“Con il Questore dialoghiamo sempre, così come con tutte le altre autorità, perché siamo tutti preposti al principio del bene comune nell’interesse di tutti”.
