Stop ai concerti nel parco di Belloluogo, i gestori: “ricorreremo al TAR”. A rischio il concerto della Nannini?

Sono tanti gli interrogativi da parte di Paolo Buttazzo, gestore del parco, che richiama tanti altri esempi di città italiane che, al netto dei tanti monumenti, il loro pregio architettonico non impedisce di realizzare eventi al loro interno, nel rispetto delle norme di sicurezza.

Monta ancora la polemica sulle ultime vicende legate al Parco di Belloluogo. Lo spazio verde adiacente al Cimitero Comunale recuperato totalmente solo da alcuni anni, da tempo ospita non solo sportivi e turisti, ma anche serate danzanti e feste studentesche. Sulla scia di tutto questo, tanti sono stati i concerti organizzati nel grande, nuovo, polmone verde della città. Tanti fino a giovedì 31 maggio quando, a sole 24 ore dall’evento, il Comune di Lecce ha opposto il vincolo storico che ricade sull’antica torre presente all’interno del Parco di Belloluogo, facendo saltare il concerto dei Sud Suond System.

“Non condivido la motivazione del diniego ditenere concerti al Belloluogo addotta dall’amministrazione comunale – chiosa il gestore del Parco di Belloluogo Paolo Buttazzo –  se il motivo risiede nella presenza di un vincolo storico archeologico, per la conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, il Comune dovrebbe spiegare perché abbia deciso di spostare il concerto dei Sud Sound System in piazza Libertini, area altrettanto rilevante dal punto di vista storico­archeologico. Come è possibile che lo stesso evento possa essere svolto in luoghi del centro storico cittadino, in cui il vincolo della Soprintendenza mi risulta essere uguale, anzi, addirittura ancora più gravoso? Stesso discorso vale per l’Anfiteatro romano (si veda la festa per l’ascesa del Lecce calcio in serie B), così come per piazza Sant’Oronzo (Concerto di Capodanno Boom Da Bash), il Teatro Romano, i Teatini o la stessa piazza Libertini, in cui in questi giorni si tiene un evento enogastronomico: in che modo è attuata in quei luoghi la conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale?”.

Sono tanti gli interrogativi da parte di Buttazzo che richiama tanti altri esempi di città italiane che, al netto dei tanti monumenti, il loro pregio architettonico non impedisce di realizzare eventi al loro interno, nel rispetto delle norme di sicurezza.

“In secondo luogo – tiene a precisare il gestore – in ossequio al Contratto d’Oneri stipulato con l’amministrazione – ci è permesso organizzare concerti al Parco di Belloluogo. È espressamente chiarito che la sostenibilità economica della struttura e la sua manutenzione debbano rinvenire da una serie di attività economiche attuate dal gestore, tra cui anche l’affitto a terzi per l’organizzazione di concerti, senza specificare di quale dimensione debbano essere o altre caratteristiche del genere, (del resto sulla quantità di persone che una struttura può ospitare in tutta sicurezza e con tutti i crismi tecnici necessari, esiste una commissione ad hoc, che si interpella per questo tipo di eventi e che ha il compito di valutare e autorizzare, cosa che nel nostro caso è avvenuta – valutazione positiva)”.

I Sud in Piazza Libertini. E la Nannini?

Ora, deciso che i SSS si esibiranno con una settimana di ritardo in Piazza Libertini, l’attenzione è rivolta al concerto di Gianna Nannini, inizialmente previsto a metà agosto proprio nel Parco di Belloluogo. Dal Comune fanno sapere che si seguirà la stessa prassi adottata con i Sud Sound System, facendo traslocare la rocker toscana in Piazza Libertini. Ma sul punto Paolo Buttazzo non è tanto convinto: “sono in diretto contatto con l’organizzazione della cantante e non mi risulta che, dopo questo spiacevole episodio, siano intenzionati a restare a Lecce. A questo punto, vista la discrezionalità emersa in merito alle autorizzazioni rilasciate –  ad alcuni sì e ad altri no – per realizzare gli stessi identici concerti musicali, ribadisco che siamo costretti, nostro malgrado a ricorrere al Tar, oltre che per quantificare i danni causati, anche per dettare regole certe e uguali per tutti”.



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