‘Condanna netta dell’Isis, ma la Francia si fermi’, riflessione di Giampiero Khaled Paladini

Giampiero Khaled Paladini, presidente dell’Università Islamica d’Italia, condanna nettamente il terrorismo dell’Isis in una sua riflessione pervenutaci in redazione. ‘Ma il governo francese ammaini la bandiera di guerra e issi quella della pace’.

Condanna totale al terrorismo internazionale, sia mediorientale che occidentale. Condanna netta dell’ISIS – che nulla ha a che fare con la comunità islamica internazionale – e condanna altrettanto netta del terrorismo coperto da legalità praticato dai servizi segreti del mondo occidentale. E, allo stesso tempo, cordoglio per le vittime di Parigi, nonché vicinanza fraterna alle loro famiglie. Ma nessuna solidarietà al governo francese fin quando sul suo palazzo non verrà ammainata la bandiera di guerra e non verrà issata quella della Pace. Insomma, appaiono chiarissime le parole – inviateci tramite una puntuale riflessione – di Giampiero Khaled Paladini, presidente dell’Università Islamica d’Italia.

Ente che, proprio per tali principi, si batterà rilanciando il progetto della “Cittadella della Pace – Conferenza Permanente di Stati per la Pace e la Sicurezza”. Annunciando, al contempo, delle iniziative pubbliche e conferenze con le Ambasciate dei Paesi Mediterranei e Medio Orientali su questo tema e su quello dei Diritti Umani.  “L’indignazione è forte – scrive l’avv. Paladini – la solidarietà mondiale esplode  dopo aver chiuso gli occhi su Palestina, Nord Africa, Nigeria, Mali, Siria e così via. La guerra è arrivata a casa nostra e porta il terrore e la morte a Parigi e la paura in tutto l’occidente”. Eppure, si reagisce sempre con la violenza. La Francia convulsamente obiettivi ISIS in Siria distruggendo centri strategici dei terroristi. “Ancora e solo una risposta di guerra!”.

Siamo convinti invece che – prosegue – come da tempo dice Putin sia purtroppo, a questo punto, necessario dare una risposta militare ma non scomposta, unitaria e concordata tra tutti i soggetti coinvolti, dalla Russia all’Iran, dagli USA e i suoi alleati al mondo arabo”.  

Ciò affinché avvenga “una risposta definitiva contro l’ISIS e non strumentale a interessi economici e politici di parte. Siamo anche convinti però che la migliore risposta possibile debba essere una sola: la pace”. 



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