La Confederazione Italiana dei Lavoratori Autonomi e Imprenditori (Confial) ha espresso un giudizio articolato sulla Legge di Bilancio 2025, evidenziando sia gli aspetti positivi che le criticità di una manovra finanziaria che si inserisce in un contesto economico complesso e sfidante.
I punti di forza
La Confederazione ha accolto con favore alcune misure contenute nel provvedimento, in particolare:
Riduzione delle tasse: l’abbassamento delle aliquote fiscali per i redditi medio-bassi è stato salutato come un passo importante verso una maggiore equità fiscale e un sostegno al potere d’acquisto delle famiglie;
Incentivi alle imprese: gli incentivi alle assunzioni stabili e agli investimenti in innovazione sono considerati strumenti utili per stimolare la crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro;
Misure per il Sud: Confial ha apprezzato gli interventi specifici per il Mezzogiorno, come il Ponte sullo Stretto di Messina e il potenziamento della SS 106, che rappresentano un segnale di attenzione per le regioni più svantaggiate.
Le criticità
Nonostante questi aspetti positivi, Confial ha sollevato alcune perplessità, in particolare riguardo a:
Pensioni: la Confederazione ha ribadito la necessità di una profonda riforma del sistema pensionistico, chiedendo una riduzione della tassazione sulle pensioni. Confial ha sottolineato che trattare le pensioni come un reddito da lavoro è iniquo, in quanto si tratta di un salario differito su cui sono già stati versati contributi previdenziali;
Infrastrutture: Confial ha evidenziato la necessità di investimenti più massicci nelle infrastrutture, sottolineando l’importanza di realizzare grandi opere strategiche e di ammodernare la rete viaria e ferroviaria.
Precariato: la Confederazione ha chiesto maggiori interventi per contrastare il precariato e garantire maggiore stabilità lavorativa.
Le proposte di Confial
Per migliorare la Legge di Bilancio e renderla più efficace, Confial ha avanzato alcune proposte concrete:
Riforma pensionistica: trasformare la tassazione sulle pensioni in un contributo di solidarietà limitato al finanziamento del sistema sanitario, come avviene in altri Paesi europei;
Investimenti in infrastrutture: Realizzare grandi opere strategiche come il Ponte sullo Stretto di Messina e ammodernare la rete viaria e ferroviaria;
Contrasto al precariato: promuovere politiche attive del lavoro che favoriscano l’assunzione a tempo indeterminato e la stabilizzazione dei rapporti di lavoro precario;
Sostegno alle imprese: semplificare la burocrazia e ridurre il costo del lavoro per le imprese.
Insomma, per il sindacato la Legge di Bilancio 2025 rappresenta un primo passo nella giusta direzione, ma sono necessari ulteriori interventi per affrontare le sfide economiche e sociali del Paese. Confial invita il Governo Italiano ad avviare un confronto costruttivo con le parti sociali per mettere a punto politiche economiche più efficaci e sostenibili nel lungo periodo.