“Abbiamo accettato con piacere di sostenere e patrocinare l’iniziativa portata avanti dal collega Della Tommasa perché l’Associazione crede prima di tutto nell’impegno sociale per il territorio. La veleggiata solidale ha portato, infatti, un sorriso e un momento di svago a ragazzi con disabilità motorie e fisiche, che per qualche ora sono riusciti a superare le proprie paure e le difficoltà, vivendo il mare come occasione di socializzazione e crescita”, con queste parole il presidente di Confindustria Lecce, Giancarlo Negro ha commentato il sostegno dell’Associazione degli Industriali salentini alla veleggiata a sfondo benefico GV3 a Gonfie vele verso la vita, che si è svolta nelle acque del porto di Brindisi dal 1° al 3 giugno. Ma non è questa l’unica iniziativa a cui parteciperà l’ente di Via Fornari che prenderà parte, per il terzo anno consecutivo regata velica Brindisi – Corfù. Entrambe le iniziative sono state promosse dall’imprenditore associato del comparto sanitario Giuseppe Della Tommasa.
L’imbarcazione MORGAN GS 40 con bandiera Confindustria Lecce sarà guidata nella competizione velica dalla skipper, dalla ventennale esperienza, Ines Montefusco. Montefusco, infatti, vanta un curriculum straordinario: allenatore di vela, istruttore nazionale 3° livello Fiv, due volte campionessa italiana di match race femminile e portacolori della squadra italiana ai Campionati del Mondo di Match Race femminile in Spagna, Svezia e Italia.
Sulla Morgan GS 40 insieme a lei e allo stesso Giuseppe Della Tommasa, ci saranno Elisabetta Mossa, Leonardo Ciasca, Francesco Laera, Micaela Rastrelli, Marco Perdano e Raffaele Mugnuolo.
“L’adesione alla Brindisi Corfù – conclude Negro – è invece ispirata alla sfida che ogni giorni gli imprenditori affrontano per governare le imprese e che si declina con i medesimi valori e linguaggi universali dello sport. Sana competizione, coraggio, voglia di superare i propri limiti sono del resto le caratteristiche che ogni giorno gli imprenditori, soprattutto al Sud, mettono in campo, per contribuire allo sviluppo sociale ed economico della loro terra”.