L’ideologia fascista fuori dall’Università del Salento. È quello che le associazioni studentesche, Link Lecce – Coordinamento Universitario in prima fila, chiedono schierandosi contro il riconoscimento delle due associazioni Blocco Studentesco e Azione Universitaria.
Ieri 29 maggio si è svolta la seduta del Consiglio degli Studenti e tra i punti all’ordine del giorno proprio il riconoscimento delle due associazioni. In questa occasione l’organo era chiamato a esprimere un parere non vincolante sul riconoscimento.
Un parere che è stato negativo. E la decisione è arrivata sulla base di relazioni e documenti stilati dalle associazioni studentesche quali Link Lecce, che ha presentato un documento che elenca tutti gli atti violenti o che richiamano esplicitamente l’ideologia fascista, e Studenti Indipendenti, che grazie al loro organo “Protocollo per la Promozione e la Difesa della Democrazia” ha presentato un rapporto sulle due associazioni oggetto delle polemiche.
Un lavoro che, però, è iniziato ben prima la seduta del 29 maggio. Link Lecce si era da tempo adoperata con la campagna “Cultura è Resistenza” e l’appello “Unisalento Antifascista” che ha raccolto 600 firme di docenti, Pta e studenti. Tra i firmatari ci sono anche lo StandUp Comedian Daniele Fabbri e gli scrittori Girolamo De Michele e Simone Fana.
A supporto dell’idea di Link si è schierata anche l’ex europarlamentare Eleonora Forenza, che ha redatto una lettera indirizzata anche al Rettore per spingerlo a negare il riconoscimento ad associazioni fasciste in Università.
«Ora tutta la responsabilità grava sul Rettore – dichiara Sarà Pisanò, consigliera degli studenti e membro di Giunta – che dopo due pareri negativi non vincolanti (quello del CdS e quello della Commissione Diritto allo Studio), la lettera dell’ex europarlamentare Eleonora Forenza e il documento che abbiamo stilato, dovrà decidere se permettere o meno l’ingresso di fascisti nella nostra Università. Siamo fiduciosi, ovviamente, in un respingimento».
